La mascherina è obbligatoria in Sicilia anche all’aperto se ci si trova in strade o luoghi affollati e, in ogni caso, occorre portarla sempre con sé nell’eventualità si incontri qualcuno: questa la precisazione data nel pomeriggio di ieri, lunedì 18 maggio, dalla Regione a seguito della confusione creatasi nella prima giornata della “nuova” fase 2.
In questa nuova fase della lotta al coronavirus, contrassegnata dalla riapertura, tra gli altri, dei negozi, dei parrucchieri e dei bar: «L’uso della mascherina – spiegano dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana –, oltre che un dispositivo di protezione personale, è un segno di rispetto per le persone che ci circondano. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all’aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo».
Quando è obbligatoria la mascherina in Sicilia?
Le mascherine, quindi, non sono sempre obbligatorie quando ci si trova all’aperto, ma solo in determinate circostanze e comunque non per tutti. Ci sono delle eccezioni: i bambini al di sotto dei sei anni e le persone con forme di disabilità che rendano incompatibile l’uso dei dispositivi di protezione di naso e bocca non sono obbligati a utilizzarli. Per quel che riguarda chi esce per fare attività motoria, come andare a correre in città, sul lungomare o nelle ville, l’obbligo della mascherina decade finché si è in movimento; ma anche in questo caso, occorre averla sempre a portata di mano.
A titolo esemplificativo, spiegano dalla Regione Siciliana, qualora un cittadino si trovasse per strada da solo o comunque ben distanziato da altri soggetti, l’uso del dispositivo di protezione non è obbligatorio, ma resta l’obbligo di averlo sempre con sé.
Nei luoghi pubblici o aperti al pubblico al chiuso, come negozi o saloni di bellezza la mascherina in linea di massima è obbligatoria. In sostanza, l’obbligo subentra comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
Sempre nella giornata di ieri, il presidente della Regione Nello Musumeci aveva sottolineato, intervistato ad Omnibus che si sta valutando l’ipotesi di definire una multa per chi non rispetti queste regole.
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