Giornata di maltempo a Messina e provincia e a risentirne sono in particolare le coste, colpite da forti mareggiate, con acqua e sabbia che in più punti hanno invaso le strade. A commentare la situazione è il Comitato Salviamo Galati Marina che torna a chiedere il completamento degli interventi di messa in sicurezza del litorale a Sud della città dello Stretto: «Perché le autorità locali non spingono affinché si intervenga e si metta in sicurezza il proprio territorio?».
Allerta meteo rossa a Messina e in tutta la Sicilia Orientale fino alle ore 24.00 di oggi, giovedì 9 febbraio, le scuole sono chiuse su ordinanza del sindaco Federico Basile, e in più punti della costa, anche in provincia, è stato necessario chiudere tratti di strada invasi a causa delle forti mareggiate che stanno interessando il territorio in queste ore. In questo contesto, il Comitato Salviamo Galati Marina lancia un appello alle istituzioni.
Di seguito, la nota del Comitato Salviamo Galati Marina:
«Il Comitato Salviamo Galati Marina, suo malgrado, deve lanciare un ennesimo appello affinché si richiami l’attenzione sulle condizioni di emergenza in cui versa la piccola frazione di Galati Marina e sulla necessità di completare l’opera di messa in sicurezza del litorale di Galati Marina e S. Margherita. Già nei mesi scorsi, codesto Comitato aveva richiesto, all’Amministrazione Comunale, un confronto sulle criticità presenti sul territorio di Galati Marina (PEC del 04/10/’22), senza ricevere alcuna risposta; successivamente ci siamo rivolti al Presidente della regione Sicilia, al Commissario di governo per il dissesto idrogeologico ed all’Amministrazione Comunale (PEC del 13/01/u.s.) evidenziando che, nonostante fosse stato concluso l’intervento previsto, ci era stato possibile constatare che, ad oggi, il tratto di litorale in oggetto non era stato interessato da un fenomeno di ripascimento naturale tale da contrastare il fenomeno erosivo e garantire la sicurezza delle abitazioni e dei residenti del luogo.
Si evidenziava anche lo stato dei fatti relativi alla zona a Nord del torrente Galati Marina ove il processo erosivo si è aggravato ulteriormente così come il rischio per le abitazioni antistanti la costa. Si ribadiva l’urgenza della messa in sicurezza del tratto di litorale a Sud del torrente S. Stefano e la necessità di celerità negli iter burocratici/procedurali e di accelerazione dei tempi di realizzazione dell’opera, viste le condizioni vigenti sul territorio suddetto, in particolare in questo periodo dell’anno, in cui si verificano gli eventi meteo-marini più intensi e pericolosi. Quanto sopra, sottolineando la necessità di programmare, nell’immediato, un sopralluogo e future azioni di monitoraggio.
La mareggiata verificatasi nella notte scorsa ha fatto tornare il mare e la sabbia ad invadere le proprietà, le abitazioni e le strade, così come è riemersa tra gli abitanti la paura per ciò che è successo e per quello che potrebbe accadere anche alla luce di quanto verificatosi nelle zone joniche più a sud del nostro territorio, cosa che non ci fa sentire al sicuro, ma, al momento, solo graziati soprattutto visto che la nostra linea di costa è notevolmente arretrata rispetto alle zone suddette e, di conseguenza, il mare è più vicino alle abitazioni. Come denunciato più volte da questo Comitato, la frazione di Galati Marina è esposta a un serio rischio derivante dalle mareggiate ed ancora una volta, purtroppo, abbiamo dovuto accettare l’amara verità di doverci di nuovo scontrare con la macchina “malata” della burocrazia e della politica.
In questa lunga e travagliata vicenda, abbiamo interloquito e ci siamo interfacciati con numerosi esponenti delle istituzioni e degli enti preposti ed, alla luce dei fatti, dobbiamo concludere che non è per nulla scontato che la realizzazione degli interventi dovuti segua i tempi e le modalità previste, anzi che molte sono le interferenze politiche e delle priorità del momento, che non sempre coincidono con le reali necessità del popolo e dei cittadini. Perché le autorità locali non spingono affinché si intervenga e si metta in sicurezza il proprio territorio? Tutto ciò è nell’interesse di un’intera città, augurandoci che in futuro non accada qualcosa di irreparabile per poi parlare di tragedia annunciata».
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