Lunedì 4 settembre il Presidente dell’Arcigay Messina Rosario Duca aveva segnalato alcuni manifesti transfobici attaccati sui muri esterni di Villa Dante. I poster fanno parte della campagna del gruppo Pro Vita & Famiglia, movimento nazionale contrario a quelle che definisce “teorie gender”.
A intervenire sulla vicenda anche Maristella Bossa, socia Famiglie Arcobaleno: «La riprovevole campagna pubblicitaria del Movimento Pro Vita, volta ad alimentare la già virulenta omotranfobia diffusa in parti oscure della nostra società, integra, a nostro parere, un’attività illecita che va contrastata.
L’affissione dei manifesti contenenti l’immagine di un bimbo adornato suo malgrado da un fiocco rosa, – si legge nella nota – è da considerarsi atto idoneo a produrre un grave effetto destabilizzante nella popolazione più giovane e vulnerabile, oltre che veicolo illegale di messaggi violenti, scorretti e lesivi della dignità umana. La norma violata è contenuta nell’Art. 1 comma 4-bis dl. 121/2021 che recita “È vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche”. Confidando nelle sensibilità già mostrate a livello istituzionale dall’Assessora Liana Cannata (che aveva definito i manifesti «una cosa squallida», ndr.), – conclude Maristella Bossa, socia Famiglie Arcobaleno – si attende fiduciosi di vedere rimossi senza indugio i segni tangibili dell’inosservanza delle regole civili e delle leggi dello Stato».
La campagna Pro Vita & Famiglia è stata lanciata a settembre 2022 in diverse città italiane: il Comune di Roma e il Comune di Bologna hanno chiesto la rimozione dei poster.
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