Un mare inclemente quello che ieri ha tartassato il litorale nord di Messina e non solo. A farne le spese l’area del Ringo e il parco “Biagio Belfiore”, dove le inferriate sono state abbattute dai forti marosi e alcune imbarcazioni dei pescatori trascinate al largo. Anche la zona di Pace non è stata risparmiata e, allagamenti a parte, il “trattamento peggiore” lo ha avuto il tratto di pista ciclabile, crollato, proprio alle spalle del Trocadero.
A tutto questo, si aggiungono i fenomeni di erosione, ormai noti, che hanno flagellato la città da Nord a Sud.
Sorte avversa, per quanto “tragedia annunciata”, anche per il porto di Tremestieri: le forti mareggiate ne hanno reso necessaria la chiusura. Ancora sabbia da rimuovere per rendere gli approdi nuovamente agibili, due invasature “fragili” che, come ormai è chiaro, non riescono a supplire agli approdi cittadini ed evitare il passaggio dei tir in città. Tir che da oggi torneranno a sbarcare anche alla rada S. Francesco e dovranno inevitabilmente attraversare il centro.
In merito all’ennesima emergenza che la Città sta affrontando, con una nota congiunta, il sindaco Renato Accorinti e l’assessore alle Risorse del Mare, Sebastiano Pino, precisano: «L’ennesima chiusura degli scivoli del porto di Tremestieri, in seguito alle forti sciroccate dei giorni scorsi, non può essere considerato un evento ineluttabile, ma stavolta deve essere l’occasione per capire se errori progettuali, e successivamente di gestione, non abbiano contribuito ad aumentare le difficoltà che oggi appaiono insormontabili».
«Nel confermare come sia prioritario per questa Amministrazione trovare soluzioni che liberino Messina dalla servitù dei Tir – aggiungono Accorinti e Pino – non possiamo continuamente rincorrere le emergenze, diciamo basta all’improvvisazione, i messinesi sono parte lesa e ci siamo davvero stancati di assistere a continue inagibilità del porto nato per liberare la Città dai tir. A questo punto reputo improcrastinabile affidare ad una Autorità scientifica indipendente una perizia sulle dinamiche dell’insabbiamento continuo e sui possibili rimedi che in tempi brevi possano garantire l’operatività dei due scivoli. È necessario inoltre pianificare una manutenzione ordinaria dei fondali, senza aspettare le mareggiate, purtroppo ricorrenti, e senza dovere attendere i tempi lunghi delle autorizzazioni».
Il sindaco Accorinti ha inoltre richiesto all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, un tavolo urgente con tutte le parti interessate, compresa Italia Sicura, per accelerare al massimo le procedure per l’avvio dei lavori del nuovo porto, per il quale ritiene indispensabile il conferimento da parte del governo dei poteri speciali.
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