Non smette di sorprendere l’eruzione dello Stromboli. Il vulcano, protagonista di una spettacolare attività eruttiva cominciata nella giornata di mercoledì 19 maggio, ha suscitato la curiosità e la meraviglia dei primi turisti accorsi alle Eolie in questa prima settimana di zona gialla.
Barche, yacht e gommoni con a bordo vacanzieri si sono avvicinati al promontorio che separa la Sciara del Fuoco dove si è sviluppata l’eruzione. Dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) arrivano intanto le prime considerazioni tecniche sull’episodio: in seguito a un sorvolo effettuato dai vulcanologi della zona con l’elicottero dei Vigili del Fuoco, è stato accertato che «il flusso piroclastico si è originato dal collasso del fianco del cratere nord che ha prodotto un trabocco lavico che si sta riversando lungo la Sciara del Fuoco fino a raggiungere la linea di costa».
Il direttore generale della Protezione Civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina, ha affermato che la suddetta nube piroclastica innalzatasi dall’eruzione del vulcano Stromboli è arrivata a coprire anche i cieli della Calabria. Esattamente una settimana fa gli esperti e ricercatori dell‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) avevano avviato l’attività di monitoraggio vulcanologico di quattro crateri della zona sommiate di Pizzo sopra La Fossa, a un’altezza di 920 metri sul livello del mare distante 350 metri dai crateri.
(Foto © Ansa)
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