Lo chef messinese Pasquale Caliri ai vertici degli Ambasciatori del Gusto

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Lo chef messinese Pasquale Caliri ha raggiunto un altro grande traguardo entrando nel consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. L’organizzazione ha l’importante scopo di portare avanti i progetti dedicati alla formazione e nuove iniziative per l’imprenditoria enogastronomica italiana di qualità.

Già lo scorso novembre lo chef si è aggiudicato il primo premio del Best Plate Challenge 2018 di Montecarlo con un piatto dal menù del suo ristorante, Marina del Nettuno Yatching Club. Adesso, a conclusione dell’assemblea dell’Associazione di prestigio per gli chef italiani, tenutasi a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni, lo chef si è guadagnato un posto tra i vertici.

«Terremo il focus sulla Sicilia – afferma lo chef Caliri – dal quale faremo partire progetti ed operosità. Dalla formazione che riguarda non solo chi si approccia alla ristorazione ma anche chi la vive da tempo, a stimolare iniziative culturali per la costruzione di una identità di cuoco moderno e capace di interagire sul territorio in modo nuovo, efficace e professionale. Da qui la nostra idea di una identità siciliana che possa anche essere d’esempio».

L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto è la prima del suo genere ad unire l’eccellenza della ristorazione italiana in un’unica realtà con un’unica ed importante missione: valorizzare il patrimonio culturale agroalimentare ed enogastronomico nazionale, sia in Italia che a livello internazionale.

«Abbiamo in programma tantissime attività – conclude Paolo Marchi, Vicepresidente dell’Associazione – volte a rafforzare l’identità enogastronomica italiana nel nostro paese e all’estero. Continua la nostra attività didattica con l’Istituto Alberghiero di Amatrice grazie al progetto Fare Formazione e siamo costantemente aperti a nuove collaborazioni, portando avanti il nostro metodo adg, ovvero: condividere le capacità, le esperienze professionali e la passione di ognuno di noi, con le tante realtà con cui ci relazioniamo per migliorare l’intero sistema della ristorazione italiana di qualità»

(268)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.