L’evoluzione dell’epidemia coronavirus e delle misure di contenimento disposte dai diversi Dpcm Conte hanno generato non poca preoccupazione nella popolazione, a volte anche rabbia e incertezza. Ma siccome siamo in Italia e degli italiani si può dire tutto, ma non che non sappiano ridere anche nei momenti più difficili, i social in questi giorni si sono sbizzarriti tra tweet, meme e vignette cui è impossibile resistere. Ne abbiamo selezionati 8, giusto per strappare una risata, appunto, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo.
L’Italia divisa in zone gialle, arancioni e rosse: pioggia di meme sui social
Dal Risiko, agli abiti della Regina d’Inghilterra, ai grandi classici del cinema e della televisione: in tanti sono accorsi in “aiuto” degli italiani per fare chiarezza sul nuovo Dpcm Conte del 3 novembre 2020 e sulla suddivisione del Paese in zone gialle, arancioni e rosse.
Partiamo dal principio. Da quell’attesa del Dpcm che è essa stessa il Dpcm (sì, questa è vecchia, ma non passa mai di moda). Prima che i colori delle diverse fasce venissero resi pubblici, si pensava che la zona a rischio più basso sarebbe stata verde. Ecco, no.
Non ci sono regioni verdi: la pandemia corre ovunque.
Con una frase, breve e incisiva, Conte ha sfatato questo mito creatosi nel giro di meno di 48 ore e ha gelato i salotti di migliaia di italiani. Ma finita questa – necessaria – premessa, passiamo al primo meme. Perché proprio nel momento di incertezza pre-Dpcm, l’internet ha tirato fuori il meglio di sé, rispolverando un vecchio classico.
Nelle ore precedenti la conferenza del Premier, diverse ipotesi sulla collocazione delle varie Regioni nelle tre fasce sono state pubblicate sul web. In bilico (si pensava, a onor del vero, tra arancione e rosso) c’erano la Campania, la Sicilia (tra giallo e arancione), la Liguria.
Ora, dalle regioni rosse e arancioni gli spostamenti sono limitati, quindi la cartina ipotetica che vediamo qui non poteva che preoccupare gli abitanti della Basilicata. Ecco, Aldo Baglio che in “Tre uomini e una gamba” non può “né scendere né salire” è servito a sintetizzare la situazione.
Una bozza del discorso di Conte, in realtà, anticipava il vero contenuto iniziale del Dpcm, ma poi è stata stralciata. C’è un motivo se il documento è datato 3 novembre, ma è stato pubblicato il 4, direbbero i complottisti.
Su twitter, poi, c’è chi ha fornito una rappresentazione piuttosto fedele di come si siano sentiti gli abitanti di tutte le regioni italiane non appena il presidente del Consiglio ha iniziato a parlare. Qui, il soccorso arriva dalla lontana, ma sempre vicina, Inghilterra.
La decisione, infine, è stata presa e comunicata dal Premier Giuseppe Conte che per l’occasione ha vestito i panni della “strega comanda colore”.
Il dado è tratto, la Sicilia è arancione, la Campania è Gialla. Ma c’è chi ci svela il dietro le quinte di Palazzo Chigi. A parlare è Saverio, su twitter: «Ecco come hanno assegnato le regioni alla zona arancione e alla zona gialla».
Le reazioni sui social sono state le più disparate, dal panico, alla perplessità, alla rabbia. Per qualcuno, dietro ci sarebbero i famigerati sceneggiatori di Boris.
C’è chi, invece di starci a pensare troppo, ha deciso di agire immediatamente, come si usa fare ormai nelle migliori Aule italiane.
Ma qui in Sicilia si è capito subito quale fosse il vero nocciolo della questione. E questa è la vera suddivisione territoriale dell’Isola.
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