Post al vetriolo dell’ex assessore Pippo Scattareggia, oggi, contro il sindaco di Messina Cateno De Luca all’indomani della sua riconferma come candidato alla presidenza della Regione Siciliana. «Il vero politico – scrive l’ex esponente della Giunta sui social –è colui che deve rappresentare la comunità, senza farsi gioco di quest’ultima per ottenere posizioni di vantaggio personale, che nulla hanno a che vedere con le reali necessità della comunità stessa».
Sebbene ormai fosse scontato – De Luca lo aveva annunciato più volte – il discorso fatto ieri all’Ars durante dal Sindaco di Messina, che ha confermato la sua volontà di dare le dimissioni da Palazzo Zanca a febbraio per candidarsi come presidente della Regione, ha smosso la politica cittadina, generando un acceso dibattito. Si inserisce così a gamba tesa, con un post pubblicato su Facebook, l’ex assessore allo Sport e allo Spettacolo, Pippo Scattareggia, che oggi si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
«Avevo preannunciato – scrive Scattareggia – in tempi non sospetti, all’indomani delle mie dimissioni da Assessore, quanto oggi è stato reso di pubblico dominio. Non potevo condividere un giorno, un’ora in più, un progetto a cui avevo creduto ed in cui mi ero impegnato con la fiducia dei miei sostenitori, progetto che aveva cambiato percorso e perseguiva una strada lontana dai miei ideali e dal servizio per la mia comunità, per la mia città».
«Non sono mai stato uno yes-man – aggiunge – e non potevo accettare in silenzio di vedere già abbandonata a sé stessa la mia amata Messina, per sostenere le velleità e le ambizioni personali di colui che, come in una giostra ripete matematicamente gli stessi percorsi creando e poi distruggendo, utilizzando a suo piacimento persone e risorse. Eh sì, la politica ha le sue sfaccettature sempre, ma c’è anche chi la dignità ed il rispetto lo continua a mantenere a prescindere dai ruoli».
«Non dimentichiamo che il vero politico è colui che deve rappresentare la comunità – conclude l’ex assessore Pippo Scattareggia –, senza farsi gioco di quest’ultima per ottenere posizioni di vantaggio personale, che nulla hanno a che vedere con le reali necessità della comunità stessa. Ad majora!».
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