Michele Vullo

L’ospedale Piemonte si trasformerà in Centro per madre e bambino. Vullo lo conferma a consiglieri e parlamentari

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Michele VulloLa VI commissione all’Ars aveva rassicurato nei giorni scorsi sul mantenimento del presidio di emergenza-urgenza all’ospedale Piemonte. 

Ma non è così per il direttore generale dell’ospedale riuniti Papardo-Piemonte che ha confermato al consiglio comunale e ai parlamentari presenti che il Piemonte sarà dedicato solo alle cure di madre e bimbo. 

“Entro questa settimana – ha dichiarato Vullo con accanto il direttore sanitario Paolina Reitano – Ostetricia e Ginecologia saranno trasferite dal Papardo all’ospedale Piemonte, rimarrà tutto l’impianto diagnostico ma tutto ciò che non è materno-infantile si sposterà al Papardo e viceversa, sostanzialmente al Piemonte avremo un Pronto soccorso maggiormente dedicato alla madre e al bambino – ha proseguito Vullo – c’è un decreto dell’assessorato alla Sanità che lo conferma ed è ribadito dal Patto nazionale della Salute, qualsiasi scelta deve stare in questa programmazione”.

 Il deputato del Pd Filippo Panarello e Vincenzo Garofalo del Ncd hanno richiesto una nuova seduta di commissione all’Ars in modo che l’assessore Borsellino chiarisca una volta per tutte il destino dell’ospedale Piemonte dopo aver speso parole rassicuranti, c’è una nota della Cisl che lo sostiene, per il Piemonte.

Franco Rinaldi del Pd ricordato di aver presentato un emendamento per evitare lo smantellamento del Piemonte, per Beppe Picciolo dei Dr è fondamentale la salute dei cittadini prima di ogni altra cosa.

Per l’ex ministro Gianpiero D’Alia le dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo – Piemonte sono gravi e irresponsabili, emerge la volontà di chiudere l’ospedale Piemonte senza che si realizzi realmente un polo materno infantile”. Il consiglio oggi voterà l’atto d’indirizzo curato da Antonella Russo del gruppo misto che al Piemonte preveda “Oltre alla struttura specializzata diretta alla cura della madre e del bambino (nel caso in cui si ritenga di optare per la soluzione “Piemonte”), anche l’offerta del servizio sanitario di emergenza-urgenza”. 

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