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Infiltrazioni d’acqua nei cantinati Iacp a Santa Lucia. Residenti esasperati

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cantinati palazzine IacpI cantinati delle palazzine Iacp a Santa Lucia sopra Contesse sono vittime delle infiltrazioni d’acqua.

I consiglieri del II Quartiere Rosario Santoro e Giuseppe D’Angelo hanno scritto un’interrogazione al presidente Antonino “Nuccio” Zullo sollecitando immediati interventi.

Questo il testo:

“Premesso che continuano a giungere lamentele da parte degli abitanti della palazzine IACP dalla numero 1 alla numero 46 di S. Lucia in quanto presentano delle situazioni di degrado strutturale, in particolare vengono segnalate delle infiltrazioni di acqua di origine non chiara, forse fognarie, negli zatteroni  delle fondamenta delle palazzine che generano allarme negli abitanti sia per la stabilità strutturale degli edifici sia dal punto di vista  igienico sanitario data la presenza di acque putride e  di insetti di vario genere, in particolare si segnalano come più urgenti le condizioni delle palazzine 20, 21 e 38

Considerato che si tratta di un patrimonio immobiliare IACP, anche se diversi appartamenti  sono stati venduti ai legittimi proprietari, quindi lo IACP, già investito in passato della problematica, non può comunque lasciare in abbandono un patrimonio immobiliare così ingente che andrebbe incontro ad un depauperamento strutturale

Vista la situazione di difficoltà del momento dal punto di vista finanziario che attraversano tutti gli enti pubblici, si richiede intanto un sopralluogo tecnico da parte dello IACP per valutare lo stato delle fondamenta delle palazzine e stabilire con una successiva perizia un cronoprogramma di interventi in base alle esigenze di indifferibilità ed urgenza che si prospetteranno

                                                                              I sottoscritti consiglieri   

chiedono che lo IACP al più presto  cominci ad effettuare i sopralluoghi e le perizie e  poter ritrovare  le risorse finanziarie adeguate per  realizzare quelle opere di salvaguardia degli edifici per la loro tenuta statica e quindi tranquillizzare gli abitanti affinché non si rischi l’incolumità pubblica e le condizioni di igiene sanitaria”.

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