Nel 2020 in Sicilia si sono registrati 582 reati accertati riguardanti incendi dolosi, colposi o generici. La Regione si posiziona seconda (in negativo) dopo la Campania e prima della Calabria per questo particolare tipo di reati ambientali. A dirlo è il report “Ecomafia 2021” dossier annuale pubblicato da Legambiente.
I dati sono online e la Sicilia si colloca tristemente sul podio in un anno (il 2020) che ha visto andare in cenere oltre 62.000 ettari, tra boschi e altre aree in tutta Italia (+18,3% rispetto al 2019). Il 54,7% degli incendi si è concentrato in Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Le seguono a ruota il Lazio, la Basilicata, la Toscana e la Sardegna.
«Il 2020 – spiega Legambiente – è stato un anno nefasto per quanto riguarda la piaga degli incendi che hanno attraversato la nostra penisola, con i numeri ufficiali che restituiscono solo in parte la gravità di un fenomeno criminale tra i più devastanti, decisamente fuori controllo e ancora sottovalutato, sia sul fronte della prevenzione sia su quello della repressione. I danni cagionati da chi ha bruciato i boschi (e non solo), negli ultimi anni sono infatti incalcolabili, in termini di perdita di biodiversità, in valore economico e in sacrificio di vite umane».
Andando a guardare la classifica colpisce, sia a livello nazionale che regionale, la discrepanza tra i numeri dei reati accertati, le denunce, gli arresti e i sequestri. In Sicilia, per esempio, su 582 reati accertati, le denunce sono solo 14, si registra 1 solo sequestro e nessun arresto. Colpisce, inoltre, rispetto alle altre regioni italiane, il dato sulla superficie bruciata (boscata e non): 36.321 ettari, circa la metà del totale.
Report “Ecomafia” 2021 di Legambiente: la classifica
Pubblichiamo di seguito la classifica integrale delle 20 regioni italiane. I numeri, si ricorda, fanno riferimento al 2020 e sono stati elaborati da Legambiente sulla base dei dati del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), dei dati dei Corpi forestali delle regioni a statuto speciale e su quelli della European Commission Emergency Management Service Copernicus EMS (2020).
La seconda tabella fa riferimento agli incendi in Italia nel 2020: i reati accertati sono stati 4.233 reati, le persone arrestate sono state 18 (l’anno precedente erano state solo 10). Sono bruciati oltre 62.000 ettari di superficie boscata e non boscata (+18,3% rispetto al 2019). Le persone denunciate sono state 552, i sequestri operati dai Carabinieri del Cufa e dai Corpi forestali delle regioni a statuto speciale sono stati 79.
Legambiente si focalizza poi sulle regioni “a tradizionale presenza mafiosa”, che sono quelle in cima alla classifica.
Il report completo è disponibile a questo link.
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