La nomina dell’assessore Carlotta Previti a esperto della Città Metropolitana di Messina per la gestione delle banche dati non è passata inosservata e, anzi, ha pian piano alzato un polverone riaprendo uno scontro –in realtà mai sopito – tra il sindaco Cateno De Luca e parte del Consiglio Comunale. Ad accendere la miccia, per così dire, è stato l’esponente del PD Alessandro Russo, cui il Primo Cittadino ha risposto alzando ancora di più i toni dello scontro.
Ma facciamo un passo indietro. Il sindaco Cateno De Luca, a seguito di un avviso pubblico (rimasto aperto per 11 giorni, dal 13 al 24 luglio) ha conferito all’assessore Previti l’incarico di “Esperto in materia di costituzione e gestione di banche dati ai fini di monitoraggio e accelerazione della spesa, documentazione e informazione nel settore della programmazione delle opere pubbliche”. L’avviso, come si legge nel decreto sindacale, ha ricevuto un unico curriculum, quello dell’Assessore che si occupa della gestione dei Fondi Extra-bilancio per il Comune di Messina, appunto Carlotta Previti, che ha ricevuto l’incarico per un compenso annuo di circa 21mila euro, per 12 mesi e rinnovabile per altri 12.
Immediato il commento di Alessandro Russo: «Trovo penoso e moralmente ingiustificabile – ha scritto il consigliere sui social – che si dia ad un’assessora comunale un incarico di esperto (che costerà 21mila euro ai cittadini) per realizzare una banca dati. Un’assessora che, dal Comune, prende la sua indennità di assessore. E dalla Città Metropolitana prenderà altri soldi pubblici. Doppio incarico. Doppia indennità. Occorre, intanto, capire se si può fare per legge – motivo per cui presenterò lunedì interrogazione urgente al Sindaco».
Ma la questione, secondo Russo, è anche un’altra: «Con una marea di giovani informatici, giovani ingegneri elettronici e gestionali che ogni anno si formano a Messina, è allucinante che non si sia pensato a dare un incarico simile a uno o più di questi giovani. Il messaggio che passa ai nostri ragazzi è: noi tuteliamo sempre e solo noi stessi. Voi partite, emigrate. Ci spiace dovervi ricordare che se non siete legati alle varie cordate di potere, per voi a Messina non ci sarà spazio».
A queste parole, il sindaco Cateno De Luca ha replicato alzando ancora di più i toni, tanto da generare tutta una serie di messaggi di solidarietà nei confronti del Consigliere Comunale del gruppo PD. Al di là dei toni usati, il Primo Cittadino ha controbattuto che il tipo di esperienza richiesta per l’incarico poi affidato all’assessore Carlotta Previti non sarebbe tra le competente dei giovani informatici di cui parla Alessandro Russo, ma che si acquisirebbe solo dopo anni di lavoro nella pubblica amministrazione.
La solidarietà ad Alessandro Russo dopo la replica di Cateno De Luca
Ma la replica del Primo Cittadino (che si può leggere sulla sua pagina Facebook) non è passata inosservata e in molti, come si anticipava, hanno voluto esprimere la propria solidarietà ad Alessandro Russo. Tra questi, il collega del PD Gaetano Gennaro, il Presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile e, infine, il Comitato Cittadino di Articolo Uno Messina.
Queste le parole del Presidente Claudio Cardile: «Giuste o sbagliate che siano, condivisibili o meno – ha sottolineato –, alle osservazioni dei consiglieri comunali non si può continuare a rispondere con insulti personali. Bene farebbe, il Sindaco, ad entrare nel merito delle questioni sollevate».
«Pertanto – ha proseguito –, è bene che se ne faccia una ragione: piaccia o non piaccia, non siamo in un regime totalitario in cui la critica è vietata, e un consigliere comunale deve essere libero di esprimere il proprio pensiero e di esercitare la legittima attività di controllo sull’Amministrazione. Ciò non significa essere “sempliciotti e fessi” (cit.), ma rispettare il mandato di Consigliere che i cittadini ti hanno democraticamente affidato, al pari, se non più, del ruolo di Sindaco».
A seguire, invece, il comunicato inviato dal Comitato Cittadino di Articolo Uno Messina, che: «Nell’esprimere solidarietà al consigliere comunale Alessandro Russo stigmatizza l’uso di toni esacerbati e la violenza verbale che il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, continua ad utilizzare nei confronti di chi non la pensa come lui o di chi “semplicemente” svolge il proprio ruolo istituzionale. Una città cresce se la dialettica democratica è indirizzata all’interesse generale e non alla distruzione dei propri avversari politici. Di fronte a questo stato di cose è sempre più urgente un raccordo stabile tra tutte le forze di opposizione per la costruzione di una prospettiva comune».
(1095)