In Sicilia si incrementano i Covid Hotel, in modo da averne almeno uno in ogni provincia. Le strutture non ospedaliere saranno destinate ai pazienti – positivi al coronavirus – non gravi. «La Sicilia – fa sapere il Governo regionale in una nota – è già in linea con le indicazioni provenienti dalla Conferenza Stato-Regioni».
Lo scorso 12 novembre, infatti, durante la Conferenza Stato-Regioni, si è svolto un confronto tra il Ministro Boccia, il Commissario per l’emergenza Covid-19 Arcuri, il Capo della Protezione Civile Borreli, le Regioni e i rappresentanti degli enti locali. Rafforzamento delle reti sanitarie e Covid Hotel, sono stati gli argomenti al centro della giornata.
«Dobbiamo allentare la pressione dei pronto soccorso – ha detto Arcuri – oggi il governo mi ha chiesto di individuare nuovi spazi fuori gli ospedali, come il Covid Hotel, almeno uno in ogni provincia». I Covid Hotel anche in Sicilia serviranno quindi a ridurre la pressione nei reparti ospedalieri e a curare i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltà a restare in isolamento domiciliare.
Covid Hotel in Sicilia
Al momento in tutte le province della Sicilia sono oltre cinquecento i posti individuati negli alberghi predisposti, ai quali si aggiungono le altre residenze di assistenza per le cure a bassa complessità, facendo così lievitare i numeri a poco meno di settecento.
«A questa programmazione già attiva – continua la nota regionale – si stanno aggiungendo altri siti. A breve, infatti, saranno a disposizione almeno un centinaio di posti distribuiti tra le aree del Palermitano e della provincia di Siracusa. Va ricordato, infine, che la Sicilia è stata tra le prime regioni d’Italia a dotarsi dei Covid Hotel.
La loro attivazione, come si ricorderà, risale già all’aprile scorso quando per fare fronte alle necessità dei corregionali provenienti da oltre lo Stretto, ma impossibilitati a essere ospitati nei propri domicili d’origine per evitare i contagi in famiglia, il governo Musumeci rese disponibili degli alberghi.
Le stesse strutture, in alcuni casi, sono state adoperate per accogliere i migranti, i turisti o gli ospiti delle missioni di Biagio Conte a Palermo. Anche le residenze per le cure a bassa complessità sono una novità introdotta dalla Regione Siciliana nell’ambito della gestione dell’emergenza. Le prime sono state aperte oltre un mese fa in provincia di Palermo».
Le strutture in Italia
Nel resto del Paese, in questo momento ci sono 15 mila posti nei Covid Hotel, ma non tutti sono utilizzati. «Partiamo – ha detto il Ministro Boccia – da una disponibilità ulteriore di circa 20mila posti. In questa nuova geografia tutte le regioni italiane, ognuna per la sua parte, stanno lavorando per prepararsi a cogliere le opportunità che possono derivare da quelle strutture che, una volta riadattate, possono servire al contrasto del coronavirus o, quantomeno, ad accogliere quei pazienti che per innumerevoli ragioni, non hanno bisogno di urgenti cure ospedaliere».
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