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In arrivo una Tari salata. Il centrosinistra sui costi dei rifiuti: “Non è cambiato nulla”

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consiglieri centrosinistra RifiutiIl centrosinistra del Consiglio comunale valuta i costi della Messinambiente del semestre 2014. Che non cambiano rispetto al 2013. In arrivo una Tari salata come l’ultima Tares. E’ quanto detto oggi in conferenza stampa dai capigruppo della lista Felice per Messina, Giuseppe Santalco, del Pd, Paolo David, dei Progressisti democratici, Francesco Pagano, insieme ai consiglieri Carlo Cantali e Claudio Cardile. Santalco ha consegnato dei dati in cui i servizi di igiene ambientale nel periodo gennaio-giugno 2014 sono stati pari in totale a 22.212.395 euro e che le perizie di Messinambiente e del dipartimento Igiene del Comune non combaciano nei numeri. Come in passato quando a “litigare” sui costi erano Messinambiente e Ato3.

Santalco ha puntato l’indice contro la gestione del neocommissario della Messinambiente Alessio Ciacci. Tra le cifre – che secondo gli esponenti del centrosinistra – non dovranno rientrare nella prossima Tari ci sono i costi dell’Ato3 che tra pulizie ville e aree a Verde più personale ha richiesto somme pari a 1.336.930,64 euro. Sui servizi di pulizia alle discariche abusive della Messinambiente, invece, l’Ato3, con nota tecnica, ha respinto la spesa perché il servizio pare che non sia stato svolto mentre la società chiede i fondi. “Siamo sempre nella stessa situazione – ha dichiarato Santalco – questo trend comporterà un aumento della Tari”. Nel 2013 la pressione tributaria a carico del messinese è stata pari a 797,88 euro e con le perizie della Messinambiente che inevitabilmente faranno parte della Tari potrebbe aumentare. David ha segnalato che senza i bilanci delle società partecipate nel conto consuntivo 2013 il centrosinistra voterà contro. Cardile ha evidenziato che il servizio di raccolta rifiuti e di igiene è peggiorato negli ultimi mesi. Pagano ha effettuato sopralluoghi nella zona nord consegnando alla stampa delle foto che mostrano delle discariche accanto ai cassonetti. Per Santalco è necessario liquidare la Messinambiente e ripartire con una nuova società, possibilmente mista e dunque con capitali privati.  L’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha replicato così: “Ho già affermato a queste osservazioni in commissione che dobbiamo ancora approvare il piano economico-finanziario, ricordo che lo scorso anno abbiamo dovuto utilizzare la discarica in provincia di Catania e che molte delle spese dipendono proprio dal trasporto in discarica”

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