Non convince l’Orsa e in generale i membri del movimento IlFerribotteNonSiTocca la scelta di Rfi di costituire una nuova società, la Blu Jet, tra le cui finalità ci sarebbe quella di effettuare il collegamento ferroviario Villa San Giovanni-Messina, attraverso l’impiego di mezzi navali veloci.
Per vederci chiaro, l’organizzazione ha chiesto un’audizione al Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e consegnato la documentazione necessaria per l’attivazione delle procedure di raffreddamento finalizzate all’avvio dello sciopero dei ferrovieri.
Secondo i sindacati Orsa e USB e le Associazioni Antudo, Cittadinanza attiva, Ciufer e Comitato pendolari siciliani, la creazione di questa nuova società, la Blu Jet, rappresenterebbe un passo indietro nella tutela della continuità territoriale. Ciò che il movimento contesta, però, è più in generale la politica messa in atto da Rfi (Rete ferroviaria italiana) che, secondo loro, metterebbe al primo posto “gli interessi dei privati e non quelli dei cittadini” e sarebbe finalizzata, o comunque avrebbe come conseguenza, l’eliminazione del servizio a lunga percorrenza, sia via nave che via treno.
«Approfittando della “pausa estiva” – hanno dichiarato in proposito i sindacati – Rfi ha costituito l’ennesima società: “Blu Jet” per acquisire i due vecchi mezzi Veloci (Tindari Jet e Selimunte Jet) col chiaro obiettivo di spezzare il carico ferroviario, far scendere i passeggeri dai treni a lunga percorrenza per attraversare lo Stretto tramite un sevizio di navi veloci già esistente da anni, realizzando così l’eterno obiettivo di eliminare il servizio a lunga percorrenza, effettuato da navi e treni. Un’operazione a costo zero. Nessun investimento, nessuna modernizzazione. Nei fatti si concretizza la politica dei tagli, un salto indietro nel tempo riservato al Meridione».
Per questo e altri motivi, ampiamente esposti nella lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, sindacati e associazioni chiedono di essere ricevuti per fare chiarezza sulla situazione e sulle politiche che verranno adottate da ora in avanti.
«Chiediamo – si legge nella lettera di richiesta di audizione da parte del movimento IlFerribotteNonSiTocca – al Ministero dei Trasporti nella persona del suo rappresentante pro tempore il Ministro On. Toninelli di rendere concreti gli obiettivi dichiarati nell’annunciare il cambio nei vertici di Ferriovie dello Stato».
«Giusto poche settimane fa – hanno spiegato i sindacati – si parlava di rilancio e ammodernamento del trasporto ferroviario, sia per i collegamenti dei servizi a lunga percorrenza che per il trasporto regionale e dei servizi ai pendolari, facendo esplicito riferimento alla cura del ferro. Chiediamo di conoscere le modalità di attuazione dei programmi annunciati».
«Ad oggi, purtroppo, l’interesse rappresentato è quello delle imprese private e non dei cittadini utenti del servizio e nulla di nuovo si intravvede nella gestione del servizio di trasporto passeggeri – hanno concluso i sindacati. La nuova direzione del gruppo F.S. e quelle delle Società controllate dal Ministero dei Trasporti, dimostrino di avere come obiettivo quello di garantire le norme, i diritti e gli interessi dei cittadini. Ci aspettiamo un cambiamento vero che non può e non deve essere un mero slogan».
Il testo completo della lettera inviata al Ministro Toninelli può essere letto e scaricato a questo link. In allegato è stato mandato anche il testo che sancisce l’attivazione della seconda fase delle procedure di raffreddamento finalizzate all’avvio dello sciopero dei ferrovieri.
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