Il vignaiolo si racconta. Ai Quattro Calici un viaggio nei sapori insieme alla cantina Filippo Grasso

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Quando i piatti della chef Alessandra Strazzeri incontrano i vini siciliani nasce un nuovo appuntamento con “Il vignaiolo si racconta“: un format speciale del ristorante Quattro Calici di Messina dove il cibo, il vino e la narrazione si uniscono, per un viaggio alla scoperta delle migliori cantine siciliane. Così, le porte di Quattro Calici si sono aperte per accogliere gli ospiti che sono diventati non semplici spettatori, ma protagonisti di un racconto che unisce tradizione, passione e territorio.

La chef Alessandra Strazzeri ha ospitato in questo nuovo appuntamento con “Il vignaiolo si racconta”, la cantina etnea Filippo Grasso, simbolo di una viticoltura autentica e profondamente legata alle pendici dell’Etna. «Questa serata mi consente di condividere con tutti voi la mia grandissima passione per il cibo e per il vino – ha sottolineato la chef nel suo intervento di benvenuto, prima di lasciare la sala al marito Francesco e dedicarsi alla preparazione dei piatti. Mi piace molto avere la compagnia di una cantina e in particolare, questa sera, la presenza della Cantina Filippo Grasso. Loro ci accompagnano dal primo giorno di questo nostro viaggio».

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Il menù degustazione del ristorante Quattro Calici per questo evento è stato progettato per regalare un percorso di gusto a dir poco sorprendente tra mare e terra, dove i protagonisti sono stati: ostrica, astice, dentice, baccalà, fichi e funghi porcini. Ogni piatto è stato pensato per dialogare con i vini della cantina Filippo Grasso e per raccontare la Sicilia attraverso profumi, consistenze e suggestioni.

L’esperienza è iniziata con il benvenuto della chef: “Dea Bianca” – riso, ostrica, limone e lampone, un entrée che ha colpito per freschezza e armonia di contrasti. A seguire, il primo antipasto composto da dentice marinato ai fichi e una insalata di astice che hanno conquistato sia gli occhi che il palato. Non sono mancati i piatti della tradizione, rivisitati dalla chef. Ne è un esempio “Come un’insalata di stocco”: rivisitazione elegante di un grande classico messinese, e gli apprezzatissimi scialatelli ai funghi porcini, piatto che ha reso onore ai profumi dei boschi d’autunno.

A chiudere la serata in dolcezza ci ha pensato la Frolla con crema al rum e fichi: un dessert raffinato e goloso, perfetto epilogo di una cena all’insegna del gusto e della convivialità.

Ogni portata del menù è stata accompagnata da un’etichetta della cantina Filippo Grasso. In particolare, durante la serata sono stati serviti:

  • Carrico 68.8 – vino bianco;
  • Mari di Ripiddu – Etna DOC Bianco;
  • Ripiddu in rosato – Etna DOC Rosato;
  • Ripiddu – Etna DOC Rosso.

La Cantina Filippo Grasso ama definirsi “una famiglia che vive e lavora sull’Etna”. Viticoltori etnei da quattro generazioni, appassionati e innamorati, che hanno scelto di coltivare solo uve autoctone: nerello mascalese e nerello cappuccio per i rossi e il rosato; carricante, catarratto e minnella bianca per i bianchi. Una splendida realtà siciliana che, ogni giorno, lavora con passione.

L’evento ha confermato ancora una volta la filosofia del ristorante Quattro Calici di Messina, luogo dove la cucina si fa racconto e l’esperienza enogastronomica diventa occasione di incontro tra produttori, chef e appassionati. Un appuntamento che celebra il valore delle eccellenze siciliane, rinnovando il legame profondo tra tavola e territorio.

 

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