«Il tempo delle promesse, degli impegni mancati, dei teatrini e delle sceneggiate è finito per tutti» così i gestori dei locali di Messina richiamano l’attenzione delle Autorità, a partire dall’Amministrazione comunale, e annunciano la partecipazione alla protesta indetta dal consigliere Nino Interdonato per giovedì 28 maggio.
A una settimana dalla riapertura del 18 maggio, gli imprenditori della ristorazione messinese sono in affanno e contestano aspramente le istituzioni, a partire dal sindaco di Messina Cateno De Luca e dal vicesindaco Salvatore Mondello.
«Visto l’impegno formale preso dal sindaco Cateno De Luca in Via Lepanto quando gli consegnammo simbolicamente le chiavi di quasi 300 attività – scrive Domenico Anna in rappresentanza degli imprenditori coinvolti – credevamo che oggi avremmo raccolto i risultati di quelle promesse. Oggi, invece, ci ritroviamo incredibilmente ancora fermi al punto di partenza sia rispetto agli impegni presi dal Governo, dalla Regione che dal Comune di Messina. Nessuna certezza, cassa integrazione ancora bloccata, finanziamenti con garanzia statale al palo, contributi comunali ancora in fase di studio».
Ma a far storcere il naso ai gestori dei locali di Messina sono state anche le recenti affermazioni del vicesindaco Salvatore Mondello, che nei giorni scorsi ha sottolineato come, se i cittadini non rispetteranno le norme anti-coronavirus, si correrà il rischio di una nuova chiusura: «Noi imprenditori della ristorazione – scrive Domenico Anna –, battezzati dal Vicesindaco “imprenditori della movida” chiediamo solo pari garanzie ed opportunità commisurate ai danni, ai rischi ed ai posti di lavoro di cui si fanno carico le nostre attività imprenditoriali. Che nessuno pensi di poter scaricare sui gestori dei locali quanto accade davanti ai locali. Come se gli assembramenti a Messina in questi giorni non avessero riguardato spiagge, piste ciclabili, passeggiata a mare e tanti altri luoghi».
«Stiamo subendo un danno irreparabile – aggiungono – e ci sembra grottesco già solo ascoltare certe discussioni. Forse a qualcuno non è chiaro, ma dai conteggi mediamente ogni attività, per ripartire nelle attuali condizioni e con gli aiuti promessi, dovrà ridurre personale tra il 30% ed il 50%. Si tratta di migliaia di dipendenti soprattutto stagionali che non potranno portare a casa uno stipendio per sostentare la propria famiglia».
Insomma, la situazione, sottolinea Anna, è grave e per questo motivo i gestori dei locali di Messina hanno deciso di aderire alla protesta organizzata dal consigliere comunale Nino Interdonato per giovedì 28 maggio a Piazza Municipio.
«Ora ci aspettiamo i fatti – conclude Domenico Anna in rappresentanza dei gestori dei locali di Messina – oppure chi non è capace, a qualunque livello di rappresentanza, di capire e gestire questa drammatica crisi che faccia un dignitoso passo indietro».
(269)