Messina perde solo un posto, quest’anno, nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, aggiudicandosi l’89esima posizione. Certo, per parlare di un miglioramento notevole ancora dobbiamo fare un po’ di strada, ma sicuramente qualcosa si sta muovendo.
Ci sono, quindi, degli aspetti in cui Messina ci sa fare, per la quale non merita di stare agli ultimi posti di questa dettagliata classifica. La nostra tanto criticata provincia ha qualcosa di buono.
Sono sei gli ambiti che analizza il Sole 24 Ore: ricchezza e consumi; lavoro e innovazione; ambiente, servizi e welfare; demografia, famiglia, integrazione; giustizia, sicurezza, reati; cultura, tempo libero e partecipazione.
Di questi sei ambiti, Messina riesce a classificarsi nelle prime 60 città in due.
Il primo è sicuramente quello culturale: i parametri di analisi sono la diffusione di spettacoli, librerie, cinema, luoghi di ritrovo. Messina si trova, in quest’ambito, al 57esimo posto.
Il 54esimo posto è invece ricoperto dalla città dello Stretto per la giustizia e la sicurezza. Siamo, quindi, fra le città che hanno meno criminalità. I parametri di scelta vanno da quelli elementari come i furti d’auto e gli scippi, fino al tasso di litigiosità.
Certo, gli ambiti critici non mancano. L’indicatore di ricchezza e consumi, ad esempio, segnala che Messina è al 105esimo posto: ambito più critico secondo la classifica. Altra grave pecca sono sicuramente i servizi, che ci vedono la 94esima provincia d’Italia.
Ma nonostante ciò c’è qualcosa di cui possiamo andare fieri, con uno sguardo al miglioramento e il desiderio di vederci, un giorno, svettare l’ambita classifica del Sole 24 Ore.
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