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Qualità della vita: Messina 89esima su 110 province per il Sole 24 Ore

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Messina - AroundMeMessina si posiziona 89esima per vivibilità nella classifica 2017 del Sole 24 Ore sulla “Qualità della vita” nelle 110 province italiane, retrocedendo di un posto rispetto alla valutazione del 2016.

Messina, Catania e Palermo

mappasole24oreLa provincia di Messina, con il suo 89esimo posto e i suoi 415 punti totali si colloca qualche gradino più in alto rispetto a Catania (93esima, con 410 punti) e a Palermo (97esima, con 404 punti), che salgono dal 2016, rispettivamente, di una e di due posizioni.

Comparando i dati è possibile osservare, inoltre, come Messina abbia ottenuto risultati migliori rispetto a Palermo per quel che riguarda l’ambito culturale e sportivo, il settore economico, il lavoro e l’innovazione, la giustizia e la sicurezza. Nel confronto con Catania, invece, ha la meglio solo nei settori della giustizia e del tempo libero.

Nonostante i recenti risultati positivi in ambito verde urbano nella classifica iCityRate, la città di Messina, registra riscontri particolarmente negativi per gli ambiti “Ambiente e servizi” e “Demografia e società”, in cui si colloca, in linea generale, a più di dieci posizioni di distanza dalle province di Catania e Palermo.

Esiti leggermente più positivi per Ragusa ed Enna, che si attestano all’80esimo e all’84 posto.

Quali sono i parametri?

L’indagine, giunta alla sua 28esima edizione, contempla 6 ambiti differenti per un totale di 42 indicatori, attraverso i quali mira a misurare il livello di vivibilità delle province italiane. La prima macro-area “Ricchezza e consumi” comprende tra i parametri in esame redditi, risparmi e, novità del 2017, gli acquisti online.

La seconda categoria, “Lavoro e innovazione”, tiene conto dei tassi di occupazione e disoccupazione giovanile, del numero di startup innovative presenti sul territorio e della quantità di imprese per abitante. “Ambiente e servizi”, settore in cui il Sud, a esclusione di Matera, occupa la parte bassa della classifica, tiene in considerazione il consumo di suolo, la spesa in farmaci e gli indicatori misurati tradizionalmente da Legambiente.

Il quarto ambito è “Demografia e società” che misura, tra le altre cose, la densità abitativa, il tasso di natalità e il numero medio di anni di studio degli over 25.

Oggetto di analisi anche il settore “Giustizia e sicurezza”, in cui rientra, oltre agli indicatori classici legati alla criminalità, l’indice di litigiosità. Infine, sesta area di indagine “Cultura e tempo libero”, in cui si analizzano, per esempio, i dati riguardanti la diffusione di librerie, cinema e l’associazionismo sportivo.

Nord e Sud

Le analisi del 2017 hanno segnalato, in generale, un aumento del divario tra Nord e Sud: la provincia meridionale a occupare il posto più alto in classifica è Oristano, che si guadagna il 52esimo posto in una graduatoria in cui a primeggiare sono il Nord e il Centro-nord.

I risultati dell’indagine sono consultabili online sul sito del Sole 24 ore, attraverso mappe interattive e approfondite infografiche.

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