I vertici del Teatro V.E replicano alle accuse dei sindacati sugli “ingressi omaggio”. Appuntamento in Tribunale

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Due giorni fa, attraverso un comunicato stampa, Giuseppe e Antonio Di Guardo e Carmelo Tavilla
(Cgil,Uil e Fials) – avevano risollevato la questione ” biglietti omaggio” al Teatro Vittorio
Emanuele, a loro dire, camuffati, stavolta da “Omaggi di cortesia”. “Un maldestro tentativo –
dicevano – di legalizzare gli ingressi gratuiti al teatro.
Oggi, pronta, arriva la replica del Presidente dell’Ente Teatro, Maurizio Puglisi, e del
sovrintendente Antonino Saija, che in una nota diramata alla stampa scrivono:

“Continua il patetico tentativo di alcuni sindacalisti di screditare gli Organi del Teatro e di
conseguenza ledere la credibilità dello stesso con evidenti palesi danni all’immagine, e
pregiudizi anche economici alla sua attività.

Le affermazione che i tre sindacalisti, tra l’altro non rappresentativi dei lavoratori del
Teatro, reiterano sono palesemente false, strumentali, prive di qualunque attendibilità, ed
hanno l’unico obiettivo di distorcere la realtà con una campagna mediatica volta a pregiudicare
gli interessi del Teatro e a disinformare l’opinione pubblica.

Da ultimo, abbiamo assistito al disperato tentativo dei sindacalisti in evidente malafede, di
ritornare maldestramente sulla c.d. questione dei biglietti omaggio, questione su cui questo
Teatro ha una tale massa di documentazione chiara e completa da potere dimostrare in tutte le
sedi, anche giudiziarie, la falsità delle diffamanti affermazioni, riprese ampiamente dai media
e non sempre acriticamente.

In relazione a ciò, quest’Ente ritiene di non poter ulteriormente accettare questo torbido
tentativo, volto a pregiudicare il Teatro ed il perseguimento dei suoi fini istituzionali, ed a
tal fine il Presidente, d’intesa con il Sovrintendente, ha deciso di iscrivere all’odg. del
prossimo CDA il conferimento di incarico a studio legale al fine di verificare l’esistenza dei
requisiti di legge, per ottenere da parte di tutti i soggetti coinvolti e responsabili, in tutte
le competenti sedi giudiziarie, il ristoro dell’integrità morale ed il risarcimento per l’
evidente danno subito dal Teatro a seguito della reiterata campagna denigratoria perpetuata in
suo danno, proponendo nel contempo che le somme derivanti da un eventuale risarcimento, siano
dal Teatro destinate all’iniziativa “ biglietto sospeso”.

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