Continua a far discutere il rafforzamento del Green Pass voluto dal governo nazionale a partire dal 6 dicembre di quest’anno. Il deputato messinese Alessio Villarosa ha criticato in particolare l’introduzione del Green Pass “base” per gli spostamenti su aliscafi e traghetti, una delle novità del decreto legge n. 172/2021 in vigore da lunedì scorso, che rappresenterebbe, secondo il parlamentare siciliano, motivo di discriminazione per gli abitanti delle isole minori.
«Sono vaccinato – esordisce così l’esponente del Gruppo misto –, non sono contro il vaccino e farò anche la terza dose, comprendo l’utilità del Green Pass anche se lo avrei utilizzato in modo diverso però non condivido quest’ingiustizia a scapito di alcuni cittadini delle isole minori, che già come isolani vivono disagi cronici sopratutto nei mesi invernali».
Green Pass anche per traghetti e aliscafi: «Grossa discriminazione»
«Il Governo – continua – ha da poco esteso, il cosiddetto Green Pass base anche per gli spostamenti su aliscafi e/o traghetti, dimenticando però che proprio per le isole minori questi diventano dei servizi essenziali perché vengono utilizzati per andare a scuola, all’ospedale, in tribunale o molto semplicemente per spostarsi da un’isola all’altra».
La differenza tra Super Green Pass e Green Pass base è che il primo si ottiene sottoponendosi al vaccino (oppure dopo aver certificato la guarigione dal Covid), mentre il secondo garantisce l’accesso ad alcuni servizi anche con un tampone effettuato nelle precedenti 48 ore, come accadeva fino a qualche giorno fa.
«Non tutte le isole – spiega l’ex 5 Stelle – offrono la possibilità di test antigenici molecolari che garantiscano il green pass base a chi, per un motivo o per un altro, non può o non vuole vaccinarsi. Questo potrà generare di fatto una grossa discriminazione, per alcuni cittadini, perché senza potersi testare con cadenza per le carenze delle isole non riuscirebbero neanche recarsi a scuola, anche se è bene ricordare che per la scuola non sia previsto alcun obbligo di green pass».
«Ritengo improbabile – aggiunge – che il Governo possa pensare che i cittadini delle Isole Eolie posseggano una barca a famiglia per poterla utilizzare come il cosiddetto mezzo proprio, come viene utilizzata un automobile sulla terraferma per garantirsi lo stesso diritto».
Villarosa ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri competenti, segnalando quanto appena esposto. «Mi spiace – conclude – ma così dimostra solo una profonda ignoranza, che rasenta la follia, con scelte che potrebbero rivelarsi anche pericolose soprattutto per i più giovani».
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