Ieri la Giunta De Luca ha approvato la delibera di costituzione di una nuova società partecipata, la Messina Patrimonio spa. L’Azienda avrà come socio unico il Comune e si occuperà di gestire e valorizzare i beni immobiliari di proprietà dell’Ente.
Se ne era già parlato lo scorso novembre, ai tempi del Salva Messina, quando in Consiglio Comunale era approdato un atto di indirizzo, poi votato favorevolmente (14 favorevoli e 11 astenuti), riguardante la possibile costituzione di una Società per la gestione dei beni immobiliari di proprietà del Comune. Oggi la nuova Azienda pubblica, la Messina Patrimonio Spa, ha un suo statuto votato all’unanimità dalla Giunta e una sua “data di scadenza” già fissata al 31 dicembre 2029. Il suo capitale sociale sarà di 100 mila euro divisi in 1000 azioni del valore nominale di 100 euro.
La costituzione della Partecipata è motivata, come si legge nella delibera approvata dalla Giunta, dalla necessità di conoscere, valutare e valorizzare il patrimonio immobiliare del Comune “evitando che la frammentarietà e la mancanza di coordinamento tra varie azioni amministrative, possano pregiudicare la conservazione e la valorizzazione degli immobili”.
L’Azienda opererà in regime “in house providing”, avrà per oggetto sociale la “gestione, valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare del Comune di Messina” e potrà compiere, esclusivamente ai fini del perseguimento di tale oggetto sociale, tra le altre cose, “operazioni mobiliari, immobiliari, commerciali, di leasing in qualità di utilizzatore, di factoring in qualità di cedente”, “investimenti mobiliari”.
La Messina Patrimonio Spa è la terza società partecipata targata Cateno De Luca. La prima è stata la A.ris.me, l’Agenzia per il risanamento di Messina, la seconda Messina Social City, che si occupa dei servizi sociali.
(489)
Ma non doveva eliminare tutte le partecipate? Adesso le moltiplica come i pani e i pesci . Qual’è il piano di questo sindaco? A parte fare sceneggiate , minacciare chi non gli va a genio, e fare indietro tutta sulle sue “decisioni ” .
E meno male che doveva abolire le partecipate. De Luca è una delusione continua.