Non è piaciuta al segretario generale di Cisl Messina Antonio Alibrandi la proposta del consigliere comunale Salvatore Sorbello, secondo il quale occorrerebbe introdurre un sistema di geolocalizzazione per i dipendenti in smart working. Per il rappresentante del sindacato, infatti, una misura del genere non serve; serve piuttosto «una regolamentazione dello svolgimento del lavoro agile con accordi che stabiliscano la quantità e la qualità delle attività svolte».
Nella giornata di ieri, domenica 18 ottobre 2020, il consigliere comunale di Ora Sicilia Salvatore Sorbello ha lanciato una proposta al sindaco di Messina Cateno De Luca: predisporre un sistema di geolocalizzazione per i dipendenti comunali in smart working. La proposta ha subito fatto storcere il naso al segretario generale di Cisl Messina Antonio Alibrandi, che critica aspramente il Consigliere e lancia una contro-proposta.
«Lo smart working è uno strumento serio che consente ai dipendenti di lavorare da qualunque posto – afferma Alibrandi. Non servono braccialetti elettronici ma occorre regolarizzare il lavoro agile con accordi che stabiliscano la quantità e la qualità delle attività svolte. È un lavoro serio soprattutto in un momento delicato che potrebbe vederci davanti ad un nuovo blocco delle attività».
«Ci sono le sedi opportune – precisa –, se n’è parlato in VIII commissione, serve un tavolo di confronto, perché è necessario regolamentare lo svolgimento dello smart working prevedendo gli strumenti necessari e mettendo i dipendenti di tutte le amministrazioni in condizione di operare in serenità per garantire quantità e qualità dei servizi alla comunità».
«Certe affermazioni – aggiunge Alibrandi – servono solo a distogliere l’attenzione dai problemi seri e trovare qualche spazio sui media. Ci sono le sedi opportune come i tavoli di confronto e di trattativa per discuterne, non giornali o social. E si smetta, una volta per tutte, di attaccare i dipendenti comunali. Se, poi, c’è qualcuno “distratto” nell’attività lavorativa si utilizzi quanto previsto dai contratti per tutte le valutazioni del caso».
Secondo il segretario generale di Cisl Messina lo smart working potrebbe rappresentare “una svolta per il futuro della pubblica amministrazione. Per queste ragioni, Antonio Alibrandi chiede al sindaco di Messina Cateno De Luca di aprire un tavolo tecnico con l’obiettivo di affrontare la questione e regolamentare il lavoro agile: «Bisogna organizzare lo smart working – precisa –, monitorarlo e controllarlo in termini di produttività, non come stato di polizia. È importante, piuttosto, che chi lo deve governare abbia le capacità e competenze per farlo. Quindi si faccia meno polemica e si affronti il problema seriamente».
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