«Meglio asini dalla testa dura che pecoroni remissivi alle mutevoli esigenze del padrone»: così il consigliere comunale Piero La Tona (Sicilia Futura) replica ai recenti attacchi del sindaco di Messina Cateno De Luca che, tra le altre cose, aveva definito i membri del Civico Consesso «asini volanti che giocano sulla pelle della città». Ma a rispedire le accuse al mittente si unisce anche il collega, del PD, Alessandro Russo: «Cateno, sei allergico alla democrazia».
Cos’ha scatenato queste e altre, indignate, reazioni? Ormai è noto ma, nel caso qualcuno si fosse perso l’ultima puntata di questo apparentemente implacabile scontro tra Amministrazione e Consiglio Comunale, riepiloghiamo brevemente: lunedì 25 gennaio il Civico Consesso si è riunito per discutere la delibera di affidamento di nuovi servizi ad AMAM; dopo circa due ore di discussione, i lavori si sono interrotti e sono stati rinviati al giorno successivo, in cui effettivamente il provvedimento è stato approvato, ma sul filo, per un solo voto. Nel mezzo, tra una seduta e l’altra, si colloca un post piuttosto adirato in cui il sindaco Cateno De Luca ha attaccato i consiglieri (tranne Pergolizzi, Giannetto, Cipolla, Serra e De Leo, ha specificato).
Sono seguite le risposte del presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile, del Movimento 5 Stelle e del gruppo Ora Messina. Ma in realtà, sono stati diversi i consiglieri a commentare, anche via social, e a stigmatizzare le parole del Primo Cittadino.
Seguono le reazioni del consigliere del Partito Democratico, Alessandro Russo e del collega Piero LaTona, di Sicilia Futura.
Alessandro Russo (PD)
«Meglio asini volanti che aspiranti dittatorelli sudamericani. Cateno, tu non sei allergico alle opinioni contrarie. Tu sei allergico alla democrazia – esordisce così, in un post pubblico su Facebook il consigliere comunale Alessandro Russo. Non ci avrai mai piegati e sottomessi come pigia-bottoni per far passare le tue delibere senza neppure leggerle. Come vorresti tu, un Consiglio di aspiranti schiavi ridotti a scendiletto sotto i tuoi piedi. Le delibere di aiuto economico alla città, come dici tu, le abbiamo votate per la città, questo dicono i fatti».
Detto questo, l’esponente del PD ribalta le accuse mosse al Civico Consesso dal Primo Cittadino: «Sulla pelle dei cittadini stai giocando tu – scrive –, da settimane, con le dimissioni che ci sono, poi no, poi sì, poi forse. Questo è “giocare con la pelle della città”, non il nostro controllare le carte, leggerle e studiarle, e lo stai facendo tu».
«Questo osceno dare degli “atteggiamenti mafiosi” del Consiglio per il solo ardire di chiedere spiegazioni e approfondimenti delle delibere è paranoico – conclude. Se hai dati veri, denuncia alla Procura e non limitarti alla sciacquazza sui social. Denuncia, non abbiamo paura di nulla. Ma smettila una volta per tutte. Tu vuoi scendiletto, non vuoi consiglieri. E scendiletto non mi troverai mai. Ti aspettiamo in aula per la mozione di cui tanto si favoleggia e ti comunico che ti informano male: nessuno ha paura delle elezioni».
Pietro La Tona (Sicilia Futura)
A replicare al sindaco Cateno De Luca è anche il consigliere di Sicilia Futura, Piero La Tona, che esordisce così: «Saremo pure asini ma non siamo pecoroni», fa delle puntualizzazioni sulla questione della delibera AMAM e pone al Primo Cittadino delle domande, che riportiamo:
- «Perché tutta questa fretta e questa ansia per affidare un servizio così costoso alla partecipata da lui controllata prima che il Consiglio abbia avuto modo di valutare e approvare a breve il bilancio 2021?
- Perché non aspettare e verificare con attenzione, come suggerivano i revisori dei conti, che hanno raccomandato al Consiglio di fare attenzione a non sovraccaricare il bilancio, già precario a loro dire, con questa ulteriore grossa spesa?
- Perché non verificare se altre società non potessero fare lo stesso servizio a costi inferiori?
- Perché affidare sempre più servizi alle società partecipate, quelle stesse partecipate che dal Sindaco in passato erano considerate ed additate quale bancomat della politica? Cosa è cambiato rispetto alla campagna elettorale: tanto sicuramente, ed in particolare, forse il fatto che ora le controlla lui?».
Voto di astensione e gettone di presenza
Chiusa la questione AMAM, il consigliere Piero La Tona è entrato nel merito del voto di astensione, che in Consiglio vale come voto negativo, ma che De Luca vorrebbe non venisse contato tra i “no”: «In onestà – spiega l’esponente di Sicilia Futura – la richiesta è stata fatta dal sottoscritto e dal collega Bonfiglio già nel mese di dicembre 2019 , ma è stata bocciata per sua valutazione dal dirigente competente. Perché il Sindaco ne chiede conto ancora al Consiglio e non al suo dirigente che ha espresso parere contrario?».
«Perché – prosegue La Tona – il Sindaco si preoccupa del misero gettone di presenza ( 30 euro a seduta) dei consiglieri comunali e non si preoccupa delle indennità che elargisce a tutti i suoi amici tecnici delle partecipate a cui ha dato doppi e tripli incarichi? Allora forse siamo Asini speciali, dotati di un poco di cervello e di coerenza! Ed è sempre meglio che essere allocchi o, peggio pecoroni al suo servizio perché…con un pastore di tal fatta…sempre meglio asini dalla testa dura e dalle spalle larghe che pecoroni remissivi e supini alle mutevoli esigenze del padrone».
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