«Se entro lunedì non cambierà nulla occuperò l’Hotspot di Bisconte sino alla sua chiusura» così il sindaco di Messina Cateno De Luca reagisce alla fuga di cinque migranti dal centro di prima accoglienza istituito presso l’ex Caserma Gasparro. Un nuovo “ultimatum”, dopo quello lanciato nelle scorse settimane a seguito di avvenimenti analoghi.
Dopo la fuga dello scorso 15 luglio di una ventina di persone alloggiate all’interno dell’Hotspot di Bisconte e l’ordinanza sindacale di chiusura del centro, poi annullata dal Prefetto di Messina per una questione di competenze, il Primo Cittadino torna a interpellare la dottoressa Maria Carmela Librizzi per chiedere provvedimenti finalizzati a evitare il ripetersi di questi episodi.
«Ho appreso – scrive il Sindaco in una nota – che altri cinque migranti sono fuggiti dall’Hotspot di Bisconte, gli stessi del gruppo dei trenta che qualche notte fa è arrivato in città. Tutto ciò mi amareggia perché ho dato la mia disponibilità al Prefetto di Messina affinché si potesse continuare a utilizzare la struttura in sicurezza, nell’attesa che venga chiusa. Avevo infatti preteso che tutto ciò andava bene a patto che non si verificassero più situazioni incresciose come quella di qualche settimana fa. Ricordo che ancora ci sono una ventina di migranti a piede libero, di cui non si ha nessuna traccia».
«Invito il Prefetto ad alzare la voce – conclude Cateno De Luca – per non consentire più che i migranti siano dirottati all’interno dell’hotspot di Bisconte, il quale ribadisco essere abusivo e inadeguato. La invito anche a sollecitare chi di dovere per giungere alla conclusione dell’istruttoria e mettere un punto su questa spiacevole vicenda. Darò una settimana di tempo, oltre la quale non sopporterò più tali soprusi. Se le cose non cambieranno, lunedì ci sarò io all’interno dell’hotspot e non mi muoverò fino a quando non raggiungerò l’obiettivo: la chiusura definitiva».
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