L’ex filiale della Banca d’Italia, recentemente acquisita dall’Università di Messina, ha aperto le porte in anteprima a pochi giorni dalla consegna delle chiavi. La struttura, costruita nel 1924 a piazza Cavallotti, conta una superficie di circa 6mila mq e ospiterà al suo interno un polo museale, una biblioteca per gli studenti e dei centri di ricerca.
La firma è stata posta da Rettore Salvatore Cuzzocrea, per l’Ateneo, e dal dottor Pietro Raffa, per la Banca d’Italia, lo scorso febbraio 2020, quando UniMe ha deciso di rendere la struttura parte del proprio patrimonio ed ha illustrato il progetto per la sua ristrutturazione. Obiettivo di questa acquisizione è valorizzare i beni artistici e culturali cittadini dando al mondo accademico, ma anche al resto della città, nuovi spazi di cui fruire.
Stamattina, intorno alle 10.00, l’Università ha aperto i cancelli della struttura per mostrarla in anteprima: «L’evento di oggi – ha affermato il Rettore Salvatore Cuzzocrea – testimonia che la scelta di puntare sull’acquisizione dell’ex Filiale della Banca d’Italia si è rivelata giusta ed oculata per l’Ateneo di Messina. Sin dall’inizio del suo operato questa Amministrazione, in carica da soli 2 anni, ha puntato sui fatti e l’acquisizione di questo edificio storico, senza dubbio lo è. Adesso, il nostro impegno proseguirà per consegnare a tutta la città, non solo alla comunità accademica, questa splendida struttura che in futuro ospiterà un Polo museale, una biblioteca per gli studenti ed i centri di ricerca che finalmente potranno convergere insieme all’interno dello stesso luogo. Penso, ad esempio al Cerisi, al Centro Studi sulle Mafie dell’Ateneo e non solo. Verrà anche ospitata una raccolta personale della prof.ssa Teresa Pugliatti che ha donato ad UniMe circa 25 mila volumi, album fotografici e scritti autografi personali, nonché una ricca corrispondenza privata con storici dell’arte e personalità italiane e straniere».
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