Si torna a parlare dell’Eco Grande Acquario dello Stretto di Messina, e a farlo è il presidente della Regione, Nello Musumeci, a seguito di una nota inviata dal Commissario Leonardo Santoro. Il progetto, a quanto pare, ha colpito particolarmente il Governatore, il quale ha annunciato di voler partecipare finanziariamente alla realizzazione della struttura.
Facciamo un passo indietro. Da qualche mese a questa parte, specialmente nell’ambito della riqualificazione del waterfront, si è discusso parecchio dell’ipotesi di realizzare un Eco Grande Acquario dello Stretto, centro dedicato sì al turismo, ma anche alla ricerca. Nelle scorse settimane, il Commissario Straordinario, Leonardo Santoro, ha inoltrato una nota alla Regione Siciliana comunicando che a Palazzo Zanca si sta lavorando per la formulazione di un documento di indirizzo progettuale che consenta di inserire la proposta nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
La risposta dalla Regione non è tardata. In una nota, il presidente Nello Musumeci ha annunciato l’intenzione di «sottoporre alla sua (del Commissario, ndr) valutazione l’opportunità di avviare contestualmente un’apposita indagine in ordine all’ubicazione territoriale più idonea, tra quelle insistenti nel territorio comunale ma appartenenti alla giurisdizione del demanio marittimo o a quella del demanio militare, per la realizzazione dell’Acquario».
«Sul punto – ha specificato –, non si ignora il dibattito aperto in Città in ordine alle proposte di riqualificazione della cosiddetta zona Falcata di Messina così come della porzione di affaccio a mare posta in corrispondenza dell’ex Cittadella fieristica. Ad ogni buon conto, confermo fin d’ora l’intendimento di assicurare la compartecipazione finanziaria dell’Amministrazione regionale alla realizzazione dell’importante opera, che meglio di ogni altra appare in grado di valorizzare la naturale vocazione marinara della Città di Messina e dell’area dello Stretto».
Soddisfatto il Commissario Santoro, che ha sottolineato: «L’input impartito dall’Amministrazione Regionale fa riferimento a tutte quelle proposte di riqualificazione della cosiddetta zona Falcata di Messina o comunque di quegli areali di competenza del demanio civile o militare e legate a porzioni di affaccio a mare anche in corrispondenza dell’ex Cittadella fieristica».
(233)