Continua a scalare verso la vetta e a collezionare successi la giovane chef dell’Hotel Signum di Salina, Martina Caruso, che, oggi, si è guadagnata anche le due forchette rosse del Gambero Rosso, riconoscimento conferito ai locali che hanno maggiori potenzialità di raggiungere il vertice.
Nata e cresciuta a Salina, Martina Caruso – classe 1990 – ha lasciato l’isola delle Eolie, in provincia di Messina, per studiare all’Istituto Alberghiero a Cefalù, lasciando tutti di stucco dato che da piccola non sapeva cucinare neanche un uovo fritto, come ci ha raccontato qui. La sua formazione è proseguita e l’ha fatta approdare a Roma, dove ha frequentato il corso di cucina professionale del Gambero Rosso.
Il suo talento, l’impegno e la sua creatività l’hanno portata nel corso della sua carriera a ottenere importanti riconoscimenti: la stella Michelin, nel 2016; il Premio Cuoco Emergente d’Italia del Gambero Rosso; il Premio Cuoca dell’anno di Identità Golose; l’inserimento nella lista delle Donne dell’Anno 2019 da parte di D di Repubblica.
Oggi il Gambero Rosso, nella guida “Ristoranti d’Italia 2021” ha assegnato al Signum di Salina, e quindi alla sua chef Martina Caruso, due forchette rosse, riconoscimento che – come si anticipava – viene conferito a tutti quei locali che hanno le potenzialità per raggiungere il massimo livello. Insieme al famoso ristorante delle Eolie, hanno ricevuto le due forchette rosse anche: Andreina a Loreto (Ancona) di Enrico Recanati; Enoteca La Torre a Villa Laetitia a Roma chef Domenico Stile; Danì Maison a Ischia (Napoli) di Nino di Costanzo.
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