foto di persone che brindano in discoteca simboleggiante la movida notturna di messina

Discoteche chiuse e mascherina all’aperto: l’ordinanza del 16 agosto 2020 punto per punto

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foto di persone che brindano in discoteca simboleggiante la movida notturna di messinaDiscoteche chiuse e mascherina anche all’aperto (in determinati orari e circostanze): sono queste le misure principali contenute nell‘ordinanza del 16 agosto 2020 del Ministero della Salute per contenere l’epidemia coronavirus. Il provvedimento nasce in ragione dell’aumento dei casi di covid-19 registrato nelle ultime settimane in tutta Italia.

«I numeri del contagio in Italia, anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza» così il Ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato il perché di questa nuova ordinanza che, entrata in vigore oggi, resterà valida fino all’adozione di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm) e, in ogni caso, non oltre il 7 settembre 2020.

Vediamo, punto per punto, cosa prevede la nuova ordinanza anti-covid.

Discoteche chiuse: cosa dice l’ordinanza anti-coronavirus del 16 agosto 2020

Discoteche chiuse e sospensione della attività del ballo

A partire da oggi, lunedì 17 agosto, le discoteche in Italia sono chiuse. Le “attività del ballo” sono vietate – oltre che, appunto, nelle discoteche, anche nelle sale da ballo e nei locali assimilati destinati all’intrattenimento, nei lidi, negli stabilimenti balneari, nelle spiagge attrezzate, nelle spiagge libere, negli spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico.

Mascherina obbligatoria all’aperto (per fasce orarie)

L’ordinanza del 16 agosto 2020 del Ministero della Salute dispone l’obbligo di indossare la mascherina («protezioni delle vie respiratorie») dalle 18.00 alle 06.00, in tutta Italia, anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) laddove «per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale».

Provvedimenti delle Regioni

In questo caso, le Regioni potranno introdurre ulteriori misure, ma solo se più restrittive.

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