«Una pagina di disumanità inaudita»: così il consigliere comunale Giandomenico La Fauci commenta quanto avvenuto ieri presso la sede di ATM Messina, dove un anziano ha dovuto farsi trasportare in barella per ritirare il pass disabili negli uffici posti al secondo piano dell’edificio. Quella delle difficoltà da parte dei cittadini ad usufruire della delega in questi casi, specifica l’esponente di Ora Messina, è «una vicenda che avevo personalmente denunciato quasi un anno fa con un’interrogazione agli organi preposti». A commentare la questione, nelle scorse ore, anche il Direttore Generale del Comune di Messina, Federico Basile, che si è detto amareggiato per l’accaduto e ha avviato una verifica interna.
Il “caso” ha scatenato non poco clamore e reazioni indignate da parte di cittadini ed esponenti politici ma, stando a quanto riportato dal consigliere La Fauci, non sarebbe la prima volta che una questione burocratica (o amministrativa) di questo tipo crea dei disagi ai cittadini. In proposito, l’esponente di Ora Messina cita un’interrogazione inoltrata a novembre 2020 a chi di competenza. «La risposta alla mia interrogazione (disponibile a questo link) – chiarisce – fu interlocutoria, lasciando nelle scelte dei dirigenti la decisione finale. Sottolineando, però, anche di aver interagito con gli uffici preposti “caso per caso”. Perché non prendere una via netta e precisa in aiuto concreto ai cittadini?».
«Mi ero permesso – aggiunge –, all’epoca, di ricordare a tutti di non dimenticare l’umanità anche nelle faccende burocratiche. Devo farlo anche adesso, perché “caso per caso” non è il modo ideale di trattare situazioni del genere. Parliamo di disabili che in altissima percentuale non hanno nessuna possibilità di mobilità autonoma, per questo le deleghe avrebbero risolto la questione senza dover arrivare a casi limiti come quello visto in questi giorni».
«Adesso – prosegue La Fauci –, l’assessore Mondello spiega come le responsabilità fossero da ritrovare nelle decisioni del dirigente Cardia, oggi sostituito da Antonella Cutroneo che dovrebbe risolvere la questione. Non basta e non possiamo accettare che venga sempre tutto scaricato su altri. Non mi permetto di mettere in discussione la libertà decisionale dei dirigenti, ma queste battaglie burocratiche dovrebbero essere sposate dalla politica e, soprattutto, dall’amministrazione.
«Non dovrebbero servire – conclude – la sostituzione di un dirigente e un clamoroso caso mediatico per il cambiamento – doveroso – di regole poco logiche e per nulla sensibili».
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Oltre al pagamento di 35€ al dottore per ottenere il pass