L’emorragia del commercio non accenna ad arrestarsi soprattutto nel centro cittadino, dove le saracinesche continuano ad abbassarsi definitivamente a causa delle tasse sempre più alte, ma anche del degrado che regna in particolare a Piazza Cairoli e che di certo non incoraggia gli acquisti di messinesi e turisti.
Sull’argomento interviene il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto che riaccende i riflettori sull’annosa polemica relativa alla Cosap, la tassa di occupazione suolo pubblico, troppo esosa per gli esercenti, soprattutto se si pensa che il tributo a Messina è più alto di altre importanti città turistiche italiane: “La notizia che un nostro associato ha annunciato di voler lasciare la storica attività di piazza Cairoli – scrive Picciotto in una nota – m’impone di intervenire nuovamente su un problema che abbiamo più volte posto all’attenzione dell’amministrazione comunale. L’emorragia del commercio va fermata con interventi a sostegno dell’imprenditoria e non con tasse e sanzioni comunali che tagliano le gambe a chiunque. Il caso del nostro collega di piazza Cairoli è sintomatico di un malessere diffuso in città. La tassa per l’occupazione del suolo pubblico e le sanzioni connesse, va rivista immediatamente e per questo motivo ribadisco che la nostra associazione sta avviando un’azione collettiva nei confronti del Comune di Messina. Abbiamo più volte detto – prosegue il Presidente di Confcommercio – che il regolamento Cosap vada ritoccato e con esso le tariffe, che sono superiori a quelle di città turistiche come Roma, Milano o Venezia. A ciò si aggiunga – e comprendo le motivazioni del collega di piazza Cairoli – che il Comune ha completamente abbandonato a se stesso il centro commerciale della città. Lo spettacolo che si presenta agli occhi dei messinesi e, peggio ancora dei turisti, è a dir poco indecente. Aggiungo un’osservazione: ma può l’amministrazione comunale pensare alle Isole pedonali cittadine quando lascia in stato d’abbandono il cuore pulsante della città? Ciò rappresenta un vero contrasto. Noi siamo favorevoli alle isole purché siano fatte bene. Infine, ribadisco la vicinanza di Confcommercio ai commercianti in difficoltà, siamo al loro fianco per intraprendere battaglie e siamo aperti per condividere e proporre progetti e iniziative che creino sviluppo”.
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