Il duro attacco scagliato dal sindaco Cateno De Luca all’ASP di Messina in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus ha generato diverse reazioni. A cominciare da MessinAccomuna, laboratorio di partecipazione civica legato all’ex Giunta Accorinti, che punta il dito, invece, contro il primo cittadino: «Facile dire sempre che ci colpa qualcun altro, il Sindaco si assuma le proprie responsabilità».
Cos’è successo? In poche parole, ieri il Sindaco De Luca, durante una diretta Facebook, ha letto il commento di una cittadina che denunciava ritardi negli esiti dei tamponi e nella gestione dei rifiuti dei messinesi positivi al covid. A quel punto, il Primo Cittadino ha dato in escandescenze e ha annunciato che se Razza non rimuoverà dal proprio incarico il direttore generale dell’ASP Paolo La Paglia, lunedì occuperà la struttura.
A commentare quanto accaduto è, oggi, MessinAccomuna, con una nota: «Prima era la Ministra Lamorgese – esordisce il laboratorio di partecipazione civica –, poi il Premier Conte, dopo ancora il Presidente Musumeci. Ora, di fronte alla seconda ondata di pandemia da coronavirus, il Sindaco Cateno De Luca spara a zero sull’Asp di Messina. Cosa ha indotto il primo cittadino a contestare duramente tutta l’organizzazione sanitaria della nostra città? La gestione dei posti letto, dell’esecuzione dei tamponi, del controllo dei contagi e chi più ne ha più ne metta. Ma De Luca lo ha più volte ribadito durante la prima ondata, urlandolo ai quattro venti: è lui il massimo responsabile della salute pubblica nella città».
«E in tutto questo tempo – prosegue –, soprattutto in estate, quando la situazione era più tranquilla, cosa ha fatto il Sindaco ed il suo assessorato competente, per assicurare l’organizzazione ed il raccordo con le strutture sanitarie in vista di una probabile e annunciata seconda ondata? Non molto, per non dire niente, a giudicare dai mille problemi relativi ai ricoveri, ai tamponi, alla gestione dei tracciamenti e dei contagiati in quarantena domiciliare e così via».
«Se chiede le dimissioni di La Paglia – aggiunge –, deve essere conseguenziale e assumersi anche lui le sue responsabilità. Quando il Presidente Musumeci è stato in visita a Messina lo avrebbe dovuto incontrare, formulando nel leale (parola che De Luca sembra non conoscere) rapporto di collaborazione tra istituzioni (anche su questo vocabolo sembra difettare non poco) le sue proposte operative sulla gestione dell’emergenza sanitaria, prima ancora delle sue invettive personali contro il “nemico” di turno. Invece ha preferito scappare».
«Facile tirarsi fuori – conclude MessinAccomuna –e sparare nel mucchio anziché intraprendere un’azione sinergica con le strutture sanitarie al fine di risolvere i tanti problemi. Facile dire sempre che ci colpa qualcun altro. I cittadini di Messina, da un Sindaco che rivesta con dignità e competenza questa alta carica, si aspettano azioni, responsabilità, iniziative operative, non urla e strepiti, De Luca ne è capace? Probabilmente no».
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