Donato un ventilatore polmonare all’Azienda Ospedaliera Papardo. Il gesto arriva dalla senatrice Grazia D’Angelo e dall’onorevole Francesco D’Uva, esponenti del Movimento 5 Stelle, entrambi di Messina. Il Direttore Generale del Papardo, Mario Paino: «hanno contribuito a sostenere la sanità pubblica in un momento di così grave emergenza.»
Il ventilatore polmonare è in grado di eseguire tecniche di ventilazione d’avanguardia per la gestione clinica dei pazienti con insufficienza respiratoria acuta. Lo strumento è stato affidato al direttore del reparto di Rianimazione e va ad aggiungersi agli altri ventilatori dell’azienda.
Un gesto di solidarietà
Un gesto di solidarietà da parte di D’Uva e D’Angelo, entrambi messinesi, che sostiene la sanità pubblica della città, come ha affermato Mario Paino, Direttore Generale del Papardo; «ringraziamo i parlamentari per questo importante gesto che fortifica ancora una volta il nostro Ospedale per fronteggiare l’emergenza coronavirus.»
«Abbiamo – dichiarano gli esponenti del M5S – voluto trasmettere la nostra concreta vicinanza alla città di Messina anche attraverso questa donazione. Ringraziamo tutto il personale del Papardo per l’importantissimo lavoro che svolge quotidianamente al servizio della collettività.»
Ventilatore polmonare, a cosa serve?
La ventilazione polmonare sostituisce o supporta l’attività dei muscoli inspiratori assicurando un adeguato volume di gas ai polmoni.
Si tratta di un processo meccanico, automatico e ritmico, regolato dai centri superiori mediante i quali, per effetto della contrazione e del rilasciamento dei muscoli scheletrici del diaframma, dell’addome e della gabbia toracica, viene promosso il ricambio dell’aria negli alveoli.
Il ventilatore polmonare si sostituisce, totalmente o parzialmente, alle funzioni meccaniche del sistema respiratorio, quando questo diviene incapace di assolvere da solo al proprio compito, a causa di malattie, traumi, difetti congeniti o farmaci.
Il ventilatore è capace di insufflare una determinata miscela di gas nei polmoni e successivamente ne consente l’espirazione, con frequenza nota e con appropriate pressioni.
La ventilazione meccanica è impiegata in caso di:
- malattie polmonari severe acute;
- apnea associata ad arresto respiratorio (anche da intossicazione);
- asma severa e acuta;
- acidosi respiratoria acuta o cronica;
- ipossiemia moderata/grave;
- eccessivo lavoro respiratorio;
- paralisi del diaframma da sindrome di Guillain-Barré, Miastenia Gravis, crisi acute di distrofia muscolare o sclerosi laterale amiotrofica, lesione del midollo spinale, oppure effetto di anestetici o farmaci miorilassanti;
- aumento del lavoro dei muscoli respiratori, evidenziato da eccessiva tachipnea, rientramenti sovraclaveari e intercostali e ampi movimenti della parete addominale;
- ipotensione e shock, come nello scompenso cardiaco congestizio o in corso di sepsi.
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