Coriandoli, musica e tanta allegria: il Carnevale ha invaso le strade di Messina per un intero pomeriggio portando con sé grandi e piccini che hanno accompagnato i “classici” carri allegorici dal viale Europa a piazza Duomo.
Dal pop alla tradizione, dalla politica ai personaggi più noti di film e racconti dell’orrore. Oggi, in occasione della seconda edizione de “U Cannaluvari Missinisi”, a Messina hanno sfilato nuovamente i carri allegorici, seguiti da una piccola folla danzante lungo tutta la corsia del tram tra viale Europa e piazza Cairoli e poi da via Garibaldi a piazza Duomo, dove la festa, lungi dall’essere finita, è continuata con lo spettacolo finale.
Gli eventi che hanno interessato l’ultima settimana sono stati organizzati dal Comune di Messina in sinergia con gli Istituti scolastici del territorio, Confcommercio, Confesercenti e Associazioni locali. Oltre all’intrattenimento per bambini, al Pignolata Day e allo spettacolo teatrale dedicato alla maschera tradizionale messinese Peppe Nappa, a farla da padrone, anche quest’anno, sono state le sfilate. Tra mascherine e carri allegorici la città dello Stretto si è riempita di colore.
Tra le maschere più quotate vincono certamente i personaggi della serie tv di Netflix “La Casa di Carta”, al centro a Messina di uno dei tanti “blitz” del sindaco De Luca. Ma hanno sfilato anche mummie, antichi egizi, pirati e mostri marini. Insomma, un insieme di personaggi bizzarri e variegati. La sfilata di oggi pomeriggio è iniziata intorno alle 15.30 e si è conclusa in serata dove ad attenderli c’era il palco pronto per lo spettacolo finale.
Ma conclusa questa seconda edizione è arrivato il momento di fare bilanci. Questo nuovo Cannaluvari Missinisi è nato richiamando direttamente al Carnevale così come veniva festeggiato tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Anche allora i carri allegorici sfilavano tra le vie della città, lasciando un ricordo che è rimasto tutt’ora impresso in chi quegli anni li ha vissuti. Non resta, quindi, che una domanda: il nuovo Carnevale di Messina è all’altezza della tradizione che sta cercando di ricalcare?
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