Questo mese di gennaio 2022 si sta rivelando piuttosto complicato per le scuole di Messina a causa di diverse criticità registrate e segnalate da presidi e genitori. Mentre alla scuola Pascoli-Crispi e alla Mazzini-Gallo i riscaldamenti non sono attualmente funzionanti, alla Cannizzaro-Galatti è stato interdetto un intero piano per ragioni di sicurezza, costringendo gli alunni ai doppi turni.
A seguito delle diverse critiche, piovute nei giorni scorsi, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Gallo, e il collega all’Edilizia Pubblica, Salvatore Mondello, hanno inviato una nota facendo alcune precisazioni: «Ancora una volta assistiamo a giudizi superficiali su circostanze evidentemente non conosciute e non suffragate da fatti concreti».
Riscaldamento della Scuola Pascoli-Crispi, Mondello e Gallo: «Nuova caldaia in fase di montaggio»
Il primo dei tre casi di questi ultimi giorni ha riguardato la scuola Pascoli-Crispi, attualmente priva di riscaldamento. A generare il “caso” una nota della dirigente scolastica, Giusy De Luca, in cui si legge: «Dal momento che l’impianto di riscaldamento non è stato ancora rimesso in funzione, si suggerisce di indossare indumenti pesanti. Per la medesima ragione, finché l’impianto non verrà ripristinato, sono sospese e rinviate le attività pomeridiane».
Di seguito, la replica degli assessori Gallo e Mondello alle critiche arrivate nei giorni successivi: «Una semplice presa visione della relativa documentazione, sarebbe stata sufficiente ad apprendere che, relativamente all’impianto di riscaldamento della Scuola Pascoli Crispi, già a dicembre era stato predisposto l’ordine d’acquisto di tutto il materiale necessario ed è in fase di montaggio la nuova caldaia. La notevole mole di istanze per l’ottenimento del bonus e le festività, oltre naturalmente al rallentamento delle attività in senso lato dovuto a criticità connesse al Covid, ha causato, causa e causerà, ritardi in tutti i settori, elemento certamente non ascrivibile all’Amministrazione, che ha programmato il tutto per tempo».
Climatizzatori alla Scuola Mazzini-Gallo
Sempre di problemi con i riscaldamenti si parla per quel che riguarda la scuola Mazzini-Gallo.
Gli assessori della Giunta De Luca precisano: «La necessità di smontare i climatizzatori dai prospetti esterni è derivata dal parere della Soprintendenza in occasione dei lavori (che non sono mai stati effettuati da quando la scuola è stata costruita). Inoltre, proprio per l’impossibilità di collocare sui prospetti le “macchine” ha portato il Dirigente dei Servizi Tecnici e il Dirigente alle Attività Scolastiche della città Metropolitana (l’edifico ospita anche la scuola Caio Duilio – Nautico) a trovare una nuova soluzione che però potrà essere attuata soltanto a lavori di rifacimento dei prospetti conclusi. Tale attività è stata comunicata alla Dirigente scolastica che peraltro è stata invitata ad un tavolo tecnico specifico. Anche in questo caso quindi, la semplice richiesta di informazioni, anche telefonica, avrebbe chiarito la vicenda; del resto, abbiamo sempre dimostrato la massima disponibilità al dialogo, anche per evitare la diffusione di notizie allarmanti e soprattutto non veritiere. Ma evidentemente per qualcuno la politica si fa in altro modo».
Scuola Cannizzaro-Galatti: «È fuori luogo accusare l’Amministrazione»
Infine, ha fatto discutere la chiusura del primo piano della scuola Cannizzaro-Galatti per ragioni di sicurezza, a seguito di un sopralluogo da parte della ditta incaricata delle verifiche sismiche all’interno dell’edificio.
Su questo, gli assessori Gallo e Mondello specificano: «È fuori luogo accusare l’Amministrazione non ricordando che dalla data d’insediamento ha provveduto a fare la valutazione di vulnerabilità sismica di 96 edifici scolastici. In merito, all’inizio del mese di dicembre venivano segnalate delle criticità su una porzione del tetto dell’edificio, prontamente, come sempre, l’Assessore Mondello predisponeva un sopralluogo per verificare quanto segnalato. Proprio nell’ottica della massima sicurezza oltre ad una prima verifica effettuata dalla ditta con la quale il Comune ha un contratto di manutenzione degli edifici scolastici, si è provveduto ad una seconda verifica più accurata ed eseguita da una società di ingegneria specializzata che ha consigliato di rendere inagibile la porzione di fabbricato verificata in attesa di una progettazione puntuale per la messa in sicurezza. Attività che definisce una modalità operativa precisa e tecnicamente ineccepibile».
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