Dare subito il via alla somministrazione dei vaccini anti-covid alle persone under 60 (dai 50 ai 59 anni) per dare maggiore impulso alla campagna vaccinale in Sicilia: è questo l’appello lanciato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Francesco Figliuolo. Ecco come si dovrebbe procedere, secondo il Governatore siciliano.
Dopo l’impulso dei giorni scorsi alla campagna vaccinale contro il coronavirus in Sicilia, Nello Musumeci invia una lettera al Commissario Figliuolo per chiedergli di poter aprire le somministrazioni anche alle persone tra i 50 ed i 59 anni, anche con AstraZeneca (o Vaxzevria). «La modesta adesione alla proposta vaccinale con AstraZeneca – sottolineano in proposito dalla Regione – da parte del target 60-69 anni rappresenta una fattispecie assimilabile a quella di esaurimento del target di riferimento che, secondo il piano vaccinale, legittima il passaggio alle classi di età inferiori. Le potenzialità logistiche e organizzative messe in campo dalla Regione consentono di fare un passo in avanti».
Allargare le vaccinazioni alla fascia d’età 50-59 consentirebbe, spiegano ancora da Palermo, di concretizzare le intese raggiunte nelle scorse settimane con le associazioni di categoria. Si fa riferimento, qui, in particolare, all’accordo per le vaccinazioni in fabbrica, «concluso dal Presidente del Consiglio con le associazioni datoriali, la maggioranza dei cui dipendenti ha meno di 60 anni», così come agli accordi raggiunti in Sicilia con Confindustria e Confapi, con l’associazione delle Case di cura convenzionate o quello in corso con le farmacie comunali.
Come dovrebbe essere organizzata la somministrazione dei vaccini anti-covid agli under 60 in Sicilia? A spiegarlo è il presidente Nello Musumeci: «L’organizzazione degli hub vaccinali ben potrebbe, nel caso di apertura a soggetti under 60 destinare un corridoio riservato ai soggetti appartenenti ai target sin qui consentiti anche senza necessità di prenotazione e un diverso corridoio attraverso il quale effettuare le vaccinazioni in favore di soggetti in età compresa nelle classi oggi non aventi diritto».
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