Con il calo considerevole dei contagi da coronavirus e l’aumento del numero delle persone che hanno ricevuto il vaccino anti-covid, ci si prepara ad un allentamento delle restrizioni in vigore. Le novità principali riguarderanno i ristoranti, che, tra le altre cose, potranno riaprire al chiuso già da domani. Ma vediamo, nel dettaglio, cosa cambia e cosa no dal 1° giugno e nei giorni successivi, secondo le linee guida riviste dai tecnici delle Regioni con il Comitato tecnico scientifico.
La primavera sembra essere davvero iniziata e l’Italia si prepara ad un allentamento delle misure di sicurezza contro il coronavirus. Torna, a tutti gli effetti, la zona bianca, e le prime regioni a rientrarvi sono, già da oggi – lunedì 31 maggio – Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, che possono dire addio al coprifuoco e preparasi a tornare a festeggiare i matrimoni, con un po’ di anticipo rispetto alle altre regioni. La Sicilia, per il momento, resta in zona gialla, ma con alcune novità. In questo scenario, si mostra ottimista il Ministro della Salute, Roberto Speranza: «Il nostro Paese sta molto meglio, la strada è quella giusta. Dobbiamo tenere alta l’attenzione, ma i numeri stanno migliorando e questo è il momento di programmare il futuro». Il 21 giugno, in teoria, tutta Italia dovrebbe essere in zona bianca.
Ma cosa cambierà nei prossimi giorni? Innanzitutto, anche in zona gialla, dal 1° giugno i ristoranti potranno riaprire al chiuso (e non più solo all’aperto) e, secondo le linee guida delle Regioni, dovrebbe cadere anche il limite massimo di quattro persone per tavolo. Resta il metro di distanza di sicurezza tra i tavoli e l’obbligo di utilizzo della mascherina per andare in bagno, pagare il conto, entrare o uscire dalla sala. In sostanza, ci si potrà togliere la mascherina, al ristorante, solo quando si sarà seduti al tavolo.
Novità anche per le piscine termali e i centri benessere, dove si potrà tornare a usare le docce, purché sia garantita una distanza di due metri, un adeguato ricambio dell’aria e una ripetuta pulizia dei locali nel corso della giornata. Per le spiagge, va garantita una superficie di 10 metri quadri per ogni ombrellone e sono consentiti surf, windsurf, kitesurf e racchettoni mentre restano vietate tutte quelle attività “ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti”. Tra gli impianti di risalita, infine, potranno viaggiare al 100% della capienza solo le seggiovie, mentre cabinovie e funivie dovranno andare al 50%. In tutti sarà obbligatoria la mascherina.
Per quel che riguarda le feste relative a matrimoni, battesimi e cresime, invece, non cadrà il vincolo del green pass, neanche in zona bianca. Per partecipare, ha precisato in una nota il Ministero, occorrerà avere la certificazione verde prevista dal Decreto Covid del 18 maggio, vale a dire il certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento previsto dal decreto del 18 maggio.
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