«Non escludo per la Sicilia un lockdown come quello della scorsa primavera»: si è espresso così il presidente della Regione, Nello Musumeci, preoccupato per l’andamento dei contagi da coronavirus nell’Isola. «Siamo molto allarmati – ha aggiunto – perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento».
Dallo scorso 17 gennaio e fino al prossimo 31 gennaio 2021 la Sicilia è zona rossa. Lo ha stabilito il Ministro della Salute, Roberto Speranza, tenendo conto anche dell’esplicita richiesta del Governatore Nello Musumeci, preoccupato già allora per l’andamento dei contagi.
Ieri, a margine di un incontro con la stampa a Palazzo d’Orleans, il Presidente della Regione non ha nascosto la propria apprensione per la situazione siciliana: «Siamo preoccupati – ha dichiarato –, il diritto alla vita è prioritario, e se il contagio non dovesse abbassarsi noi alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive, d’intesa con il Governo nazionale. E non escludo che si possa arrivare ad un lockdown come quello della scorsa primavera».
Non è mancata una nota di disappunto nei confronti di quanto disposto da Roma per le zone rosse. Misure restrittive, sì, ma – ha specificato Musumeci – non come quelle di marzo 2020: «Ma questo lo ha deciso il Governo nazionale – ha sottolineato – e noi abbiamo recepito per intero il Dpcm, apportando qualche qualche piccola misura restrittiva».
«Siamo molto allarmati – ha concluso – perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. Basta guardare le foto e i filmati per rendersi conto della indisciplina di una minoranza di cittadini».
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