Covid, Musumeci a Draghi: «Con le nuove misure lo Stretto di Messina rischia la paralisi»

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Con le nuove misure volute dal Governo Draghi per continuare a contenere il contagio da Covid, l’attraversamento via mare (in particolare modo quello sullo Stretto di Messina) rischia, secondo Musumeci, una paralisi. Secondo le nuove misure anti-covid, infatti, sarà consentito imbarcarsi sui mezzi di trasporto navale, che quotidianamente fanno la spola tra Sicilia e Calabria, solo a chi è in possesso del “super green pass“. Da qui la preoccupazione di Musumeci che ha scritto una lettera al Presidente Draghi, per chiedere di «adottare un correttivo».

«Da lunedì prossimo, – ha scritto Musumeci – l’attraversamento dello Stretto di Messina rischia di paralizzarsi a seguito delle nuove disposizioni sanitarie varate dal governo nazionale. Niente più, in alternativa alla certificazione verde, quindi, la presentazione di un test antigenico rapido o molecolare recante esito negativo, che rappresentava un ragionevole punto di equilibrio tra le esigenze di contenimento della diffusione del contagio da Covid e quelle collegate alla libera circolazione delle persone e delle merci».

Sarà paralisi dello Stretto?

Per Musumeci, le nuove misure per contenere il Covid «rischiano di determinare non poche difficoltà applicative ove non addirittura una lesione del principio di continuità territoriale tra il territorio della Regione Siciliana e quello del resto dello Stato italiano. Quella dello Stretto di Messina – continua la nota –  è a tutti gli effetti un’unica conurbazione, un’area integrata nella quale quotidianamente si muovono dalla Sicilia alla Calabria e viceversa, anche più volte al giorno, innanzitutto per esigenze lavorative, ma anche sanitarie e di altra natura, migliaia di cittadini siciliani e calabresi (oltre quattromila).

In previsione dell’avvio dell’obbligo di esibizione del “super green pass”, – conclude Musumeci – mi permetto di sollecitare, prima della sua imminente entrata in vigore (prevista per lunedì prossimo) l’adozione di un correttivo all’attuale formulazione dell’articolo 9-quater (del decreto legge 229/21), consistente nell’adozione di misure preventive e di controllo sanitario non penalizzanti rispetto a quelle vigenti nelle altre Regioni italiane».

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