Coronavirus, in Sicilia salgono a dieci le “zone rosse”

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Diventano dieci le “zone rosse” in Sicilia. A deciderlo il Governatore Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza. La nuova ordinanza sarà in vigore da sabato 21 novembre e fino a giovedì 3 dicembre (data di scadenza del Decreto della Presidenza del Consiglio).

Già nei giorni scorsi 5 comuni siciliani –  Cesarò e San Teodoro in provincia di Messina, Bronte nel catanese, Misilmeri nell’area metropolitana di Palermo e Vittoria nel ragusano  – erano state dichiarate “zone rosse”. Adesso, se ne aggiungono altri 5. «Viste le relazioni dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali – fa sapere la Regione Siciliana – che segnalano un aumento dei contagi».

Coronavirus: altre 5 zone rosse in Sicilia

In tutti i territori dichiarati “zone rosse” verranno applicate le prescrizioni nazionali e regionali con la chiusura domenicale delle attività commerciali al dettaglio.

L’Osservatorio epidemiologico della Regione ha avviato il monitoraggio dei Distretti, allargando la consueta valutazione delle incidenze dei positivi per Comune. Tale nuovo monitoraggio ha indotto il presidente Musumeci a istituire 5 nuove “zone rosse”:

  • Acate (Ragusa)
  • Comiso (Ragusa)
  • Camastra (Agrigento)
  • Ciminna (Palermo)
  • Maniace (Catania)

«Ci aspettiamo – dice Musumeci – che le misure adottate siano sempre oggetto di controllo. Se viene stabilito dal Dpcm che i presidenti di Regione possano adottare disposizioni più restrittive, infatti, si impone che le verifiche siano esperite dalle prefetture. Altrimenti anche la speranza di limitare il contagio viene meno, esasperando inutilmente le popolazioni alle quali sono stati chiesti dei sacrifici».

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