È ufficiale, le misure di contenimento del coronavirus sono prorogate fino al 31 luglio 2020: a stabilirlo il nuovo Dpcm del 14 luglio 2020 firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e presentato ieri in Senato dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Si dovrà quindi continuare a indossare la mascherina, mantenere il distanziamento sociale ed evitare gli assembramenti. Ma non solo.
Come si legge nell’articolo 1 nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, le misure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2020, richiamato in premessa, sono prorogate sino al 31 luglio 2020”. Confermate anche le misure riguardanti l’igiene disposte dal Ministero della Salute e il divieto di ingresso in Italia per alcuni Paesi extra-europei in cui i dati del contagio sono ancora alti e le misure di sicurezza adottate in porti e aeroporti.
Le misure di contenimento del coronavirus le conosciamo ormai bene, ma facciamo un piccolo ripasso.
Coronavirus: cosa prevede il Dpcm del 14 luglio
Obbligo di indossare la mascherina: dove e quando
Il Dpcm del 14 luglio conferma l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi (pubblici e aperti al pubblico), come negozi o uffici. All’aperto l’obbligo permane nei casi in cui non sia possibile rispettare le altre misure di contenimento del coronavirus, come il distanziamento di un metro tra le persone.
Distanziamento sociale, assembramenti e igiene
Permangono tutte le misure di sicurezza disposte per evitare il contagio: dall’obbligo di mantenere la distanza di un metro tra le persone, al divieto di dar vita ad assembramenti, fino al frequente lavaggio delle mani. Chi è sottoposto a quarantena, nel caso in cui la violasse, va incontro a una sanzione di tipo penale.
Luoghi di lavoro e smart working
Il Dpcm del 14 luglio conferma le misure riguardanti il lavoro in Italia: fino al 31 luglio, ove possibile, vanno privilegiate le pratiche di smart working e telelavoro, occorre mantenere tutte le misure di sicurezza (dall’igiene al distanziamento agli accessi scaglionati, per esempio, nei negozi). Si conferma l’invito a incentivare la fruizione di ferie e congedi retribuiti. I luoghi di lavoro vanno sanificati regolarmente e i dipendenti devono indossare dispositivi di protezione individuale.
Infine, il personale scolastico verrà sottoposto a indagine sierologica sul coronavirus.
Ospedali e visite
Negli ospedali è vietato per chi accompagna i pazienti fermarsi nelle sale d’attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e delle strutture di pronto soccorso. Le visite ai pazienti, anche nelle case di riposo restano limitate “ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.
Spostamenti, aeroporti e paesi stranieri
Permane il divieto di ingresso e transito in Italia per chi nei 14 giorni antecedenti ha soggiornato o è transitato nei seguenti 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.
«Nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta – aveva ricordato Speranza nel dare la lista. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi. È per questo che abbiamo scelto la linea della massima prudenza».
La lista, in ogni caso, verrà costantemente aggiornata.
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