Il “caso ASP” Messina continua a scuotere la politica in città. Ad intervenire sulla questione, oggi, è l’assessore alla Salute Ruggero Razza, che risponde in maniera – per così dire – indiretta agli attacchi che il sindaco Cateno De Luca ha reiterato dalla propria pagina Facebook al direttore generale Paolo La Paglia e all’Azienda Sanitaria Provinciale.
Lo scorso 18 dicembre 2020, su disposizione dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, si è insediato all’ASP di Messina un commissario straordinario all’emergenza covid-19, la dottoressa Maria Grazia Furnari, ed è stata istituita una commissione d’inchiesta con l’obiettivo di valutare l’operato dell’Azienda dall’inizio dell’epidemia.
Da allora, non sono mancate le polemiche da parte del sindaco Cateno De Luca che, nelle numerose dirette Facebook ha reiterato le accuse nei confronti di La Paglia e dell’Asp di Messina. Ad intervenire, oggi, è l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza: «Da giorni – scrive in una nota –, dopo l’avvio della commissione d’inchiesta su Messina, si inseguono dichiarazioni e retroscena. La trasparenza e il rispetto delle regole sono, invece, una indispensabile bussola per chi amministra. Non è un mistero che la Commissione da me nominata, dopo aver insediato un commissario cui è affidata la gestione della emergenza Covid-19, abbia evidenziato alcune criticità e che le stesse siano state notificate al direttore generale dell’Azienda».
«Lo stesso manager, in data 4 gennaio – prosegue l’Assessore –, ha presentato le proprie controdeduzioni che sono oggi all’esame degli uffici competenti del Dipartimento della pianificazione strategica dell’Assessorato. Assumeremo ogni iniziativa nel dovere della trasparenza, della chiarezza ma, soprattutto, del rispetto delle regole. Non è un mistero che io per primo abbia manifestato grande preoccupazione per criticità forti, poi riscontrate in sede di commissione, e che le stesse abbiano comportato un immediato intervento da parte della Regione».
«Ma – conclude Ruggero Razza – chiedo a tutti di fare lavorare gli Uffici in modo libero da pressioni mediatiche. La correttezza del procedimento amministrativo è un obbligo giuridico per chi amministra».
(1185)