“Contapersone” nei centri commerciali e registrazione nei ristoranti: nuove regole per la Sicilia

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Ingressi scaglionati e “contapersone” nei centri commerciali, registrazione obbligatoria in ristoranti e pizzerie: a partire da lunedì 14 dicembre, con l’entrata in vigore della nuova ordinanza Musumeci, cambiano le regole per negozianti e ristoratori in Sicilia, ma anche per i clienti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere prima di andare a fare lo shopping di Natale o a pranzare fuori.

In vista delle festività natalizie e dei numerosi rientri in Sicilia in vista di Natale e Capodanno, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha firmato una nuova ordinanza – la n. 64 del 10 dicembre 2020 – con cui dispone l’obbligo di sottoporsi a tampone o mettersi in quarantena per chi arriva da altre regioni e nuove regole per l’accesso ai centri commerciali e in ristoranti e pizzerie.

Ordinanza Musumeci: le regole per centri commerciali e ristoranti

“Contapersone” e ingressi contingentati nei Centri commerciali

Durante l’orario di apertura degli esercizi pubblici, con particolare riferimento al settore commerciale – fermo restando l’obbligo di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro, il ricambio d’aria nonché la ventilazione dei locali –, i titolari degli esercizi sono tenuti a comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti ospitabili, secondo le Linee guida nazionali vigenti, esponendo il cartello con tale limitazione all’esterno del locale.

Ma la novità principale dell’ordinanza del 10 dicembre 2020 per quel che riguarda lo shopping e gli esercenti è la seguente: dal 14 dicembre 2020 al 7 gennaio 2021 i centri commerciali contenenti al loro interno più negozi dovranno munirsi di “contapersone”, in maniera da limitare e scaglionare gli accessi dei clienti.

Registrazione obbligatoria dei clienti per ristoranti e pizzerie

Per i titolari di ristoranti e pizzerie sarà obbligatorio conservare l’elenco dei clienti serviti ai tavoli per un periodo di almeno due settimane, nel rispetto della normativa vigente sulla tutela dei dati personali, così da garantirne la disponibilità per le autorità sanitarie.

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