Piazza Cairoli torna ad essere il cuore pulsante di una Messina che ha voglia di ritrovarsi, di riappropriarsi di quel senso di appartenenza che troppo spesso si smarrisce, ma che nonostante i problemi e le impietose classifiche sulla qualità della vita, torna a riunire tutti, quando c’è qualcosa di bello, per cui vale la pena esserci. Lo scorso fine settimana, ad esempio, il nuovo Museo Regionale ha registrato un boom di visitatori, grazie anche all’ingresso gratuito, di cui in tanti hanno approfittato. E ieri c’erano almeno 10.000 persone alla “Festa di Natale” organizzata da Confcommercio e che ha avuto il suo momento clou con l’esibizione dei Kunsertu. Una serata che ha richiamato moltissima gente giunta anche da fuori provincia.
“E’ stato un crescendo – ha spiegato il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto – a Piazza Cairoli non s’erano mai viste così tante persone che passeggiavano con gioia in una città che offre davvero poco. Noi commercianti abbiamo capito che si deve fare qualcosa per dare un’anima a questa città e spingere i cittadini a venire in centro per gli acquisti di Natale invece di scappare verso altre province”.
Prima di iniziare lo spettacolo, il ricordo commosso dei tre marittimi, che hanno perso la vita nell’incidente a bordo della nave Sansovino, e della piccola Laura Lombardo, morta sabato mattina in un incidente stradale a soli 9 anni. Un doveroso e sentito momento di raccoglimento per poi partire con l’evento, voluto da Confcommercio, con la collaborazione del comune e il contributo dei privati.
La manifestazione condotta brillantemente dai giornalisti Salvo La Rosa e Gisella Cicciò è stata caratterizzata dalla musica: in apertura l’esibizione del coro “Incanto” della scuola Giovanni XXIII-Villaggio Aldisio, guidato dall’insegnante Matilde Sciuto. Poi è stata la volta del chitarrista Emanuele Galletta e quindi della “Lizard Band”.
L’attesa esibizione dei Kunsertu è stata preceduta dalla presentazione della squadra di pallanuoto femminile Waterpolo Messina, e dalla consegna delle “Stelle della Confcommercio”: premiata la Caffè Barbera, La Via Lattea-Euronics, Gicap, Gruppo Eko, la Cot, la Wateropolo Messina. Molto partecipato il concerto che visto la reunion della storica band messinese che ha proposto il suo repertorio con “Mokarta”, bissata in chiusura.
Tantissima gente ha raccolto l’invito, dunque, e si è goduta lo spettacolo, ma si è goduta anche la piazza, vestita a festa per Natale, grazie agli allestimenti che ne hanno fatto uno spazio finalmente affascinante e gradevole. Anche qui l’intervento dei privati e delle associazioni di categoria è stato fondamentale, ma il Comune ha fatto la sua parte e continuerà a farla.
Gli assessori Sergio De Cola e Guido Signorino e il consigliere comunale Giuseppe Santalco ieri pomeriggio hanno passeggiato in piazza insieme ai creativi che hanno curato gli allestimenti del Natale e ad una rappresentanza di Confesercenti, che hanno illustrato loro, passo passo, l’opera realizzata.
Ma che ne sarà del prato inglese? In molti chiedono che non venga rimosso dopo le feste e lo conferma anche l’assessore De Cola. “Ho ricevuto esattamente 1000 richieste affinchè il prato rimanga a Piazza Cairoli – ha detto De Cola- e stiamo valutando il da farsi. In realtà il Comune non ha le risorse necessarie per la sua manutenzione, ma abbiamo già raccolto la disponibilità di alcuni commercianti ad ‘adottarlo’ e dunque a prendersene cura”.
C’è di più. Come è noto, dopo le feste sarà smontato il villaggio natalizio “Christmas Cairol” e inizieranno i lavori di riqualificazione veri e propri, quelli di competenza comunale, che ridaranno definitivamente dignità allo spazio. E qui sta la novità: ” Nel bilancio recentemente approvato, per Piazza Cairoli sono disponibili altri 300mila euro- ha spiegato De Cola- e sono tante le cose che si potrebbero realizzare, ad esempio abbellire la porzione di strada chiusa al traffico proprio di fronte alla zona del prato, che attualmente è spoglia. Per quest’area abbiamo intenzione di bandire un concorso di idee, affinchè i cittadini possano dare il loro contributo alla riqualificazione”.
Non abbiamo dubbi che i messinesi risponderanno anche a questo invito. La voglia di rinascita è tanta, e riappropriarsi di spazi per troppo tempo “annientati” dall’incuria, può essere un punto di partenza.
(372)