“Sindaco Accorinti, ferma Vullo! Firma l’ordinanza”. E’ questo l’urlo disperato del Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte, in vista della chiusura del nosocomio prevista il 10 ottobre.
“Mentre l’onorevole Picciolo continua a parlare di disegni di legge, di salvataggio e di incontri con il Ministro – afferma Marcello Minasi, presidente del Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte, stamani durante la conferenza stampa al Comune-, Vullo ( Dirigenmte genarle dell’azienda Papardo- Piemonte, ndr) accorcia i tempi e dal primo novembre ha anticipato la chiusura a sabato prossimo”.
“ In realtà, essendo la Sicilia una regione a statuto speciale, il Ministro Lorenzin non c’entra nulla – aggiunge -; il potere lo detiene l’Assessore e la Giunta regionale, e qui in città l’unico che può cambiare l’andamento della situazione è Accorinti, che al momento temporeggia”.
Un importante interrogativo tormenta i componenti del Comitato: che fine farà il Piano per la Protezione Civile? Infatti, come ha spiegato Giuseppe Calapai, segretario di Uil Fpl, “ogni città ha un Piano per la Protezione Civile, è l’Ospedale Piemonte è al centro di questo disegno”.
“Inoltre, – continua Calapai – il Policlinico non è sufficiente per coprire l’utenza messinese. Prima o poi qualcuno ci lascerà le penne e Messina rischia di diventare un paese da Terzo mondo”.
“Solo il Sindaco con i propri poteri speciali può salvare l’Ospedale Piemonte, un pezzo della storia messinese”.
Anche Valentina Zafarana, portavoce del Movimento 5 Stelle, si schiera a favore della battaglia per salvare il Piemonte e, durante la conferenza, ha sollevato un problema: “Ma il patrimonio del Piemonte, che fine farà? A chi andrà? Gucciardi e Borsellino non sanno rispondere e, proprio per questo motivo, è necessario continuare a manifestare”.
Ultimo a prendere la parola e a dichiararsi solidale è Alessandro Tinaglia, rappresentante di Reset, il quale ha definito la posizione del sindaco Accorinti “schizofrenica”. “Non si comprende infatti, – ha spiegato Tinaglia – la posizione del Sindaco. Non ha ancora ben compreso l’importante del nosocomio in caso di dissesto idrogeologico, e Messina, come si sa bene, è una città ad alto rischio”.
“L’appuntamento – ha concluso Minasi – è giovedì, 8 ottobre, alle 16, davanti all’Ospedale Piemonte. Il corteo proseguirà fino a piazza Cairoli per divulgare l’emergenza e accogliere più consensi possibili”.
Laura Costa
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