Il Giardino Corallo è sempre lì, tra due delle vie principali di Messina – viale della Libertà e via Garibaldi – circondato da erbacce e spazzatura, senza più nessuna attività culturale da proporre alla comunità. Adesso – sarà la voglia di ripartire, sarà il caldo, sarà l’esigenza di non poter più vivere in mezzo a edifici in stato di abbandono – si ritorna a parlare di uno dei luoghi della città chiusi al pubblico.
A farlo sono i consiglieri pentastellati Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco, che chiedono spiegazioni all’Amministrazione comunale sulle attività di manutenzione straordinaria dell’area. «Un importantissimo punto di riferimento per migliaia di messinesi, che – si legge nella nota – va riconsegnato alla cittadinanza».
Il Giardino Corallo di Messina
Proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti hanno abitato il Giardino Corallo di via Boner. Adesso il teatro all’aperto è chiuso al pubblico ormai da 5 anni o giù di lì. Nel luglio 2017, infatti, l’amministrazione Accorinti aveva deliberato la concessione della struttura, tramite comodato d’uso della durata di tre anni, all’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina (Teatro Vittorio Emanuele). A gennaio del 2019, l’Amministrazione De Luca aveva revocato il provvedimento e ripreso in mano la gestione del Giardino Corallo, con la pubblicazione di un avviso per l’affidamento dell’area.
«A gennaio del 2019 – scrivono i consiglieri comunali del M5S – è stata emessa una Delibera di Giunta per la revoca della concessione dell’area all’E.A.R. Teatro di Messina, in seguito alla quale, nel Febbraio del 2019, è stata pubblicata una manifestazione d’interesse per la concessione pluriennale dello spazio, con l’obiettivo di consentire lo sviluppo di attività artistiche, culturali e musicali.
Il bando di gara, tuttavia, presentava diversi errori nella stesura, per cui era sorta la necessità di ritirare la relativa determina e pubblicarne un’altra corretta. A luglio del 2020 – proseguono – l’affidamento del Giardino Corallo è stato concesso quindi alla ditta “Futura Service” (di Francesco Fazio, scomparso a dicembre 2020, ndr.) per una durata di anni 5, con la possibilità di proroga per altri 3».
Stato di abbandono
Al momento attuale però la struttura è in evidente stato di abbandono. «A tutt’oggi – aggiungono i consiglieri – si evidenzia lo stato di abbandono della struttura. Una condizione che non fa onore alla Città di Messina, troppe volte defraudata di spazi pubblici fondamentali per la ripresa dell’attività culturale e la ripartenza del comparto dell’intrattenimento, già fortemente penalizzato dalle conseguenze della pandemia. Per questo è fondamentale capire quale siano gli intenti dell’Amministrazione per riconsegnare finalmente l’area alla cittadinanza».
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