I 120 nuclei familiari che risiedono nel complesso “Case Zancle” sono costrette a vivere in condizioni di assoluto degrado e a fare i conti con gravi problematiche igienico – sanitarie. Il plesso residenziale è ormai fatiscente: le abitazioni sono invase dall’umidità e dai tetti penetra l’acqua piovana. A ciò si aggiunge la presenza della criminalità con numerosi furti e infrazioni ai danni di diversi edifici.
Ma il problema più grave è rappresentato dalle carenze del sistema idrico. I residenti del posto da tempo lamentano la sistematica carenza di acqua corrente negli alloggi che provoca disagi comprensibili. Una lacuna emersa in tutta la sua importanza durante l’emergenza idrica che ha tenuto a secco la città per quasi un mese. In quei giorni, la Protezione Civile ha inviato, su richiesta della V Circoscrizione, numerose autobotti per riempire i serbatoi condominiali del complesso Zancle. Lo scorso 9 novembre, in piena emergenza idrica, sono stati riversati nel serbatoio condominiale del complesso Zancle circa quarantamila litri di acqua che però non sono riusciti a risolvere il problema. Molte famiglie, infatti, sono rimaste ugualmente con i rubinetti a secco.
Un’anomalia che ha indotto i rappresentati del V Quartiere a indagare. Si è così scoperto che alla cisterna condominiale, che ha una capienza di circa 50 metri cubi e, pertanto, già sottostimata rispetto al numero di famiglie residenti, sono indebitamente allacciati serbatoi privati di numero e capienza imprecisati e, sembrerebbe, insondabili in quanto custoditi nei seminterrati dell’edificio. Detti serbatoi tirano l’acqua che viene immessa nella cisterna prosciugandola in breve tempo. Ciò determina il fatto che nel complesso Zancle vi siano pochi eletti che hanno sempre l’acqua corrente e decine di famiglie che acqua dai rubinetti non ne vedono mai. I locali condominiali, ivi compresi quelli che ospitano il vano autoclave, non sono nella libera disponibilità dei residenti ma le chiavi delle porte di accesso scompaiono e riappaiono secondo criteri poco trasparenti.
Oltre il danno la beffa: l’acqua corrente, quelle poche volte che esce dai rubinetti, si presenta di colore giallastro, alle volte marrone, evidenziando la carenza di sanificazione della cisterna e la conseguente non potabilità.Tale situazione ha ingenerato profonda insofferenza, in quanto le richieste di pagamento per i consumi idrici, peraltro ripartiti tra le famiglie, vengono percepiti come ingiusti ed iniqui. Eppure il complesso ha un debito di diverse centinaia di migliaia di euro con l’Amam.
Ma una gestione “anomala” riguarda anche l’erogazione dell’energia elettrica. Secondo quanto riporta il Quartiere, vi sono alcuni alloggi che attingono alimentazione elettrica dal vano scala o dal vano ascensore scaricando, pertanto, i propri consumi elettrici sui costi condominiali. E come se non bastasse, i residenti riferiscono che l’amministratore del condominio “Complesso Zancle” , in carica dal 2011, è perfettamente a conoscenza di quanto sopra riportato, tuttavia da circa un anno si è reso irreperibile.
Nel 2011 il Comune aveva stanziato 47mila euro per restituire decoro al complesso edilizio. Tuttavia, poco o nulla è cambiato. Il V Quartiere ha dunque approvato all’unanimità un’interrogazione da inviare al sindaco Accorinti affinché provveda a chiarire i motivi che impediscono una normale erogazione idrica, facendo luce sui mancanti interventi di riqualificazione nonostante fondi già stanziati. La quinta Municipalità sollecita inoltre il Comune a porre attenzione alla recrudescenza degli episodi di illegalità e violenza registrati negli ultimi mesi all’interno del Complesso Zancle, con particolare riguardo all’incremento dei furti in abitazione, promuovendo un incontro con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine al fine di valutare possibili azioni volte a restituire decoro, legalità e sicurezza alla famiglie che vi risiedono.
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