Prosegue l’emergenza del caro bollette, anche a Messina. Dopo l’allarme lanciato da Confindustria Sicilia su quelli che sono stati definiti «rincari incontrollabili», Confcommercio Messina ha incontrato l’assessore alle attività produttive del Comune di Messina, Dafne Musolino, con cui è stata discussa la strategia condivisa per fronteggiare l’aumento delle utenze per le imprese.
«Il caro bollette – dichiara il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto – non è che il colpo di grazia al tessuto imprenditoriale cittadino, già gravato dalla crisi congiunturale prima e dalla pandemia dopo. Oggi si rende necessario agire su tre fronti, sostenere gli imprenditori, agevolare il pagamento dei tributi comunali, ma tenendo conto delle difficoltà di chi oggi con grande coraggio continua a fare impresa, e puntare sulla forza della rete, sulla capacità di modificare il sistema che solo agendo uniti i commercianti possono avere. Dall’assessore Musolino abbiamo ricevuto rassicurazioni. Ma non basta. È necessario convocare un tavolo tecnico che veda coinvolti tutti i soggetti interessati, che monitori il territorio e lo stato di salute delle aziende ma soprattutto che programmi strategie efficaci e a lungo termine. Confcommercio c’è».
Intanto si moltiplicano le segnalazioni di bollette sempre più salate. L’ultima la denuncia di un imprenditore messinese che si è visto recapitare una fattura della luce di 35 mila euro. Nel Consiglio dei Ministri in programma domani, giovedì 8 settembre, il governo discuterà anche del caro bollette, cercando di velocizzare i tempi per l’approvazione di un nuovo decreto, che tuttavia potrebbe subire qualche ritardo.
In calendario c’è anche una manifestazione nazionale, organizzata da Codacons e Movimento contro il caro bollette, che si terrà il 15 settembre a Roma. E proprio il Codacons ha iniziato a Messina a raccogliere le chiavi e le bollette di tutte le imprese che a causa degli aumenti minacciano la cessazione dell’attività.
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