Nel primo pomeriggio di oggi, la notizia è sulla bocca, e sulla pelle, dei messinesi: il sindaco di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, emette ordinanza e blocca i lavori alla condotta, teme rischio frane. La Protezione civile ammette che ci sono stati problemi al preseguimento dei lavori, salvo poi dire che sono ripresi. Poi, arriva la rabbia di Intelisano: Mai bloccato i lavori, io, a interromperli, e per poco, la Forestale, causa mancanza di un piano di sicurezza nel progetto dell’Amam. Qui io querelo tutti.
Nel tardo pomeriggio, arriva il comunicato del commissario per l’emergenza, Calogero Foti. Questo comunicato:
“Sono stati avviati oggi a Calatabiano i lavori di realizzazione della condotta provvisoria che consentirà di riportare l’acqua del Fiumefreddo nelle tubazioni di Messina.
In particolare, precisa la struttura commissariale in merito a notizie di una battuta d’arresto, non è stata emanata alcuna ordinanza di blocco dei lavori da parte del Sindaco di Calatabiano.
Nella mattinata sono arrivati i tubi speciali e predisposto il tracciato, mentre per quanto riguarda il monitoraggio della frana è stata posizionata la stazione totale robotizzata, i prismi per la misurazione di eventuali spostamenti del terreno ed è stato collocato il radar per l’analisi interferometrica necessario al controllo del movimento franoso. “Tutto procede come stabilito dal cronoprogramma – dichiara il Commissario delegato per l’emergenza idrica a Messina, Calogero Foti – e domattina, con la piena collaborazione di tutte le componenti interessate, i lavori proseguiranno secondo quanto previsto.”
Dire che c’è “un po’” di confusione tra le parti, a questo punto, pare il colmo dell’ottimismo.
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