alessandra calafiore

Cantieri di servizi, Calafiore: «Fermi perché il Consiglio non approva il bilancio»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Ancora ritardi nell’avvio dei cantieri di servizi a Messina, annunciato già lo scorso dicembre. Libero Gioveni chiede conto e ragione alla Giunta De Luca, che ribalta le accuse. A rispondere, infatti, è l’ex assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore: «I cantieri non cominciano perché il Consiglio Comunale non ha approvato il bilancio di previsione».

Nella giornata di ieri il consigliere comunale Libero Gioveni aveva attaccato l’amministrazione dimissionaria chiedendo il perché del mancato avvio dei cantieri di servizi. La ripartenza del progetto di inclusione sociale destinato alle persone disoccupate di Messina era stata annunciata come imminente dall’allora sindaco Cateno De Luca e dall’ex assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, nel corso di una diretta Facebook a dicembre 2021. Da allora, però, i cantieri di servizi non sono mai partiti.

A rispondere alle accuse dell’esponente di Fratelli d’Italia è quindi Alessandra Calafiore: «Caro Consigliere Gioveni – scrive sui social – ma perché si fa autogol? Vuole sapere perché i cantieri non iniziano? Perché Lei insieme agli altri consiglieri comunali non avete approvato il bilancio. La ringrazio, comunque per darmi la possibilità di ricordare che l’Amministrazione De Luca per ben tre volte è riuscita ad ottenere complessivamente 3.637.265,04 euro per realizzare 100 cantieri di servizi impiegando quasi 1000 beneficiari».

«Purtroppo – aggiunge –, questa volta, dopo aver ottenuto la conferma della proroga dei cantieri di servizi, con nota del 16 Dicembre 2021 del Dipartimento Regionale del Lavoro, ed aver attivato tutti gli atti amministrativi necessari, non ci avete consentito di iniziarli perché non avete approvato il bilancio. Stia tranquillo… le persone hanno buona memoria e si ricorderanno anche come anche Lei ha impedito l’attivazione dei cantieri. L’epoca dei “paladini” è finita le persone si informano e sanno bene chi ha permesso loro di avere questa importante occasione lavorativa e chi fa politica sui bisogni».

(252)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.